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giovedì 27 gennaio 2022

LA RUBRICA DI ALESSANDRO: Farfalle del giorno della memoria

La farfalla

L’ultima, proprio l’ultima,

di un giallo così intenso, così

assolutamente giallo,

come una lacrima di sole quando cade

sopra una roccia bianca

così gialla, così gialla!

l’ultima,

lavoro di Alessandro Iodice

volava in alto leggera,

aleggiava sicura

per baciare il suo ultimo mondo.

Tra qualche giorno

sarà già la mia settima settimana

di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui

 qui mi chiamano i fiori di ruta

e il bianco candeliere del castagno

nel cortile.

Ma qui non ho visto nessuna farfalla.

realizzato dai ragazzi del laboratorio inclusione

Quella dell’altra volta fu l’ultima

le farfalle non vivono nel ghetto.

Pavel Friedman 1921 – 1944

martedì 18 gennaio 2022

Una bella esperienza di vita scolastica


Cari lettori, la mia esperienza di alunno all’Istituto “Emanuela Loi” è stata molto bella, voglio raccontarvi quei giorni, all’inizio ero triste, e rabbioso, poi ho incontrato due persone meravigliose, si tratta delle  assistenti specialistici Valentina Volpini. E Giulia Volpini, due sorelle, ancora non posso dimenticare il mio poi  professore Vittorio presti e la professoressa  Maria Carla Borgia e la signora Nadia della segreteria. A scuola ho fatto tantissime esperienze belle ed interessanti, sono stato capo redattore del Blog, un progetto che ancora oggi mi piace troppo. Mi sono diplomato nel 2018 e non dimenticherò mai tutte le belle giornate e le belle persone che ho conosciuto all’Istituto “Emanuela Loi”.  

Karim Mohamed

il lavoro smart nel Lazio

di Marco Scognamiglio


Lo Smart Working in Regione Lazio ha l’obiettivo di aumentare la produttività dei dipendenti, incrementando la qualità e la quantità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese, razionalizzando gli spazi e le dotazioni tecnologiche dell’ente e promuovendo un miglior work-life balance e una maggiore soddisfazione personale. Il progetto ha previsto l’analisi dei requisiti tecnologici, percorsi di formazione e change management e la revisione del sistema di valutazione e monitoraggio delle performance, azioni che hanno permesso di fronteggiare senza eccessive criticità l’emergenza Covid-19.

 

Alessandro Bacci è Direttore della Direzione Affari istituzionali, Personale e Sistemi informativi della Regione Lazio ed ha affermato che: “L’esperienza della Regione Lazio sullo smart working parte dall’esigenza di razionalizzare gli spazi e di spingere sull’innovazione con un salto di qualità sia in termini di dotazioni tecnologiche al personale, che di accrescimento delle competenze digitali. Ci attendiamo poi, una volta a regime,  benefici a livello di organizzazione del lavoro e, quindi, anche un miglioramento nella qualità dei servizi resi dall’amministrazione. In questa fase di sperimentazione – aggiunge Bacci – abbiamo constatato che lo smart working ha bisogno prima di tutto di condivisione delle informazioni e di flessibilità nel modo di lavorare, cosa che stiamo traducendo anche dal punto di vista logistico nella creazione di ambienti smart, open space e spazi di coworking, coniugando quindi innovazione tecnologica e cambiamento della logistica. In particolare stiamo applicando questo approccio nell’allestimento della nuova sede regionale, dove sposteremo le direzioni tecniche e dove ci sarà un grande centro per l’impiego. Una sede con circa mille dipendenti che sarà allestita (anche se non totalmente) in modalità smart working, superando il concetto di postazione fisse, stanze e scrivanie assegnate e prevedendo spazi di condivisione, spazi per il coffee break e sale riunioni allestite in maniera più efficiente e smart, con tecnologie avanzate per le videoconferenze”.

La musica nella mia vita di tutti i giorni


Inizio dicendo che la musica può non piacere a tuttə, anche se la maggior parte della popolazione non ne può fare a meno, ed io sono uno tra quellə.

Che si sia appassionati o meno, la musica fa parte della vita quotidiana di ognunə di noi; ovunque si va si trova della musica, che arriva da una tv che trasmette una pubblicità,  oppure una musica d'ambiente che fa di sottofondo in una sala d'attesa, o ancora una persona che sta ascoltando la sua canzone preferita a volume sparato e la si riesce a sentire dagli auricolari.

Personalmente la musica mi aiuta tanto, ogni giorno. A volte mi serve solo come sottofondo mentre vivo la mia quotidianità, non prestandoci particolarmente attenzione, anche se la sua assenza si sentirebbe. 

La musica riesce a dare un mood ad ogni azione che compiamo, ma non solo. Aiuta spesso a far uscire emozioni, oppure ad accompagnare dolcemente o con irruenza quelle che c'erano già. 

Di generi ce ne sono a bizzeffe ed è quasi impossibile non trovare anche solo un genere di proprio gradimento. 

Essa ci aiuta ad esprimerci, ci ispira, ci motiva, ci fa compagnia nei momenti no e ci esalta nei momenti di euforia. È una connessione unica che non si può spiegare a parole; alcune canzoni ti colpiscono nel profondo, riescono ad esprimere quello che magari tu non riesci a dire a parole. È un po' un cliché, ma è la pura e semplice verità. 

Nelle canzoni gli/le artisti/e mettono di tutto, partendo dalla loro vita ad un paesaggio che li/le ha colpiti/e e che non stavano nella pelle di scriverci dei versi immortali, accompagnati dai suoni giusti, per ricordarlo come loro l'hanno visto e percepito.

Spesso non mi interesso del/la cantante che c'è dietro ad una canzone, è una cosa mia personale, se a me piace una canzone non mi interessa molto chi l'ha creata. O meglio, posso anche interessarmene, ma non vado oltre il vedere il profilo dell'artista o scoprire se altre canzoni dello/a stesso/a potrebbero piacermi.

Però ovviamente vi sono delle eccezioni, ognunə ha il gruppo che segue di più, il/la cantante preferito/a e via dicendo.

Spesso si può creare un legame tra un/'artista e chi lo/la ascolta.

Farò un mio esempio personale: è da anni che segui i BTS, un famoso gruppo kpop sud Coreano, composto da 7 membri. 

In questi anni non solo ho scoperto tante nuove canzoni ed un genere a cui non avevo mai prestato attenzione, ma ho scoperto anche sette incredibili persone che ci mettono il cuore e l'anima nel loro lavoro. Per me sono diventati parte della mia quotidianità, ogni volta che vedo una loro notizia o sento una loro canzone fuori di casa mi scappa un sorriso. 

Grazie alla loro musica hanno anche iniziato una campagna per l'amore verso se stessi/e, che non è per nulla scontato.

Sto divagando, tornando al tema principale, in conclusione la musica è una parte fondamentale della mia esistenza, tutto sarebbe più grigio e meno chiaro senza di essa. 




martedì 11 gennaio 2022

Amazon tutto subito… ma che costo ?

di Isabel Roccella


“La mano si è bloccata per la tensione muscolare causata dai movimenti ripetitivi”, dice, preferendo che non si faccia il suo nome.

Lavora per Amazon dal giorno in cui ha aperto, il 24 settembre 2017, prima con un contratto a termine con un “monte ore garantito” – “ma in realtà ho lavorato da subito a tempo pieno” – e poi, qualche mese dopo, con un contratto a tempo indeterminato. Mima il gesto, sempre lo stesso, ripetuto cinquecento volte all’ora – “ma si arrivava anche a seicento”, ricorda – per sette ore e mezza di lavoro, intervallate da una pausa di mezz’ora, e per cinque giorni consecutivi alla settimana, che diventavano sei quando c’erano i picchi di ordinazioni.

(FONTE, giornale web “Internazionale” di Angelo Mastrandrea 2019)

Amazon promuove nel lavoratore l’idea che si trovi in uno scenario da “favola”, in un mondo lavorativo perfetto, l’isola felice della grande multinazionale Amazon, l’azienda magnanima che ti offre una seconda possibilità se a 40 o 50 anni ti ritrovi disoccupato. È un’immagine truffaldina e che nulla ha a che vedere con la gestione del personale applicata da Amazon, che è tutta votata a spremere gli operai come limoni. Ad esempio Amazon con l’utilizzo dei contratti di tipo MOG fa lavorare il maggior numero di operai durante i periodi di picchi di produttività e si mette al riparo dal doversene fare carico nei momenti di stallo o in cui i ritmi di produzione sono più bassi. È quindi chiaro che il modello di produzione di Amazon è basato su un fortissimo stress della forza lavoro, sul suo massimo sfruttamento in funzione della massima produttività dell’azienda e dei suoi profitti. Queste dinamiche sono chiare e ben comprensibili anche agli altri lavoratori?

(FONTE, agenzia stampa CARC marzo 2021)

Oggi conta più di 12.500 dipendenti a tempo indeterminato in Italia, praticamente 20 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato a settimana. E punta ad altre 500 assunzioni entro la


Pandemia, sport e digitalizzazione

Di Giorgia Nardecchia

Pandemia, sport e digitalizzazione


La pandemia globale ha influito sul livello di disoccupazione e calo di guadagni anche per quanto riguarda il settore sportivo, a causa dello stop forzato di centri ed eventi sportivi. A causa di ciò, il mondo dello sport sta affrontando la fase della digitalizzazione. Due persone su 3 ritengono che con il digitale sia notevolmente migliorata la comunicazione dei club e si riesce a restare sempre aggiornati sulle attività che propongono. Ad apprezzare questo nuovo approccio è soprattutto la fascia di età tra i 20 e 35 anni che non volendo rinunciare all’attività sportiva, essendo da sempre abituati a informarsi online, hanno utilizzato le app messe a disposizione dai club per facilitare  l'accesso ai corsi, alle attività e alla prenotazione dei campi sportivi. Molto apprezzate dagli utenti sono state anche le promozioni, eventi e lezioni online. 


Molte prenotazioni sono state effettuate tramite piattaforme per prenotare corsi, campi e servizi dedicati a fitness e qualsiasi tipo di sport, che monitora strutture e personal trainer. Il numero di operatori che si affidano a sistemi e app per gestire le proprie attività in sicurezza, raddoppia. Sono stati registrati oltre 250.000 utenti attivi in Italia. Molti giovani affermano che l’uso di queste piattaforme ha migliorato notevolmente lo svolgimento di sport e fitness. 

Durante la quarantena si è usato  il pagamento tramite dispositivo mobile ed ora è entrato a far parte della quotidianità degli utenti del fitness e dello sport. Da alcune indagini emerge inoltre che la metà degli utenti che ha pagato tramite app per la prima volta nel proprio club dopo la riapertura considera questo servizio molto utile e comodo. Il ritorno alla normalità ha sottratto tempo agli allenamenti e i club hanno registrato un calo di iscrizioni ai vari centri, nonostante la riapertura perché nel pieno della pandemia hanno avuto un boom anche app,  e corsi online per Body Work out e allenamenti vari. Molte persone essendosi adattate a fare attività fisica a casa in tutta comodità utilizzando solo un dispositivo mobile per seguire questi corsi, non si è più iscritta in un vero e proprio centro.



 

 Di Valentina Ricci


L'istruzione è vitale per l'educazione, perché è il trasferimento delle conoscenze da una persona ad un'altra. Ogni volta che dici come fare qualcosa a qualcuno, gli stai dando un'istruzione. Il sostantivo "istruzione" è derivato dalla parola latina instruĕre, che significa "costruire, dare una struttura ".

Ed è proprio perché l’istruzione è importante che il 24 gennaio 2020 il mondo ha  celebrato per  la prima volta la  Giornata internazionale dell'educazione: una giornata proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni unite per riconoscere all'educazione la sua centralità per il benessere umano e lo sviluppo sostenibile.

Il miglioramento dell’istruzione in Italia e nel resto del mondo è anche uno dei diciassette obiettivi dell’agenda 2030. L'Agenda 2030 è stata creata per migliorare i tre campi dello sviluppo sostenibile: economico, sociale e ambientale tramite degli obiettivi da raggiungere entro il 2030.

L’istruzione nel mondo è molto bassa, 262 milioni di bambini non frequentano la scuola e 617 milioni non hanno neanche delle competenze basilari in lettura e scrittura.

Ma ad essere colpiti da questo disagio non sono solo gli adolescenti ma anche gli adulti, infatti 750 milioni di essi sono analfabeti e ⅔ sono donne.

L’ultimo rapporto Eurostat sull’abbandono scolastico afferma che in Italia la percentuale di rinuncia agli studi è del 13,1%. Oltre a ciò i ragazzi tra i 18 e i 24 anni risultano fermi al primo ciclo di istruzione e solo il 26,90% della popolazione ha un titolo universitario.

Nel mondo esistono  tantissimi ragazzi e ragazze che per avere un’ istruzione,come  imparare a fare i calcoli e a leggere e scrivere, rischiano la vita quotidianamente; ed è per questo che dobbiamo imparare a capire quanto sia importante, anche se a volte a scuola quello che studiamo non ci fa impazzire. Tutto quello che impariamo è per il nostro futuro e quello di tanti altri che verranno.

 

martedì 4 gennaio 2022

Prigionieri del virus

di Giulia De Simone



Quando a gennaio 2020 abbiamo saputo di un nuovo virus che stava mietendo vittime in Cina e che aveva provocato l’isolamento in quarantena di milioni di persone la maggior parte di noi non ha prestato grande attenzione alla notizia. Alcuni l’hanno semplicemente ignorata, altri l’hanno accolta come una delle tante informazioni provenienti da zone remote del mondo che possono preoccupare, dispiacere o lasciare indifferenti ma davvero in pochissimi abbiamo pensato che si trattasse di un fatto che potesse riguardarci direttamente. Forse la questione iniziava in qualche modo a riguardarci e il fatto che si iniziasse a ripetere che questa malattia fosse letale solo per gli anziani e per chi già era malato ci lasciava perplessi e suscitava reazioni differenti: visto che noi non rischiamo di morire non ci dobbiamo preoccupare? Ma i nostri nonni? E quel parente malato? Tante erano le domande, ma poche le risposte. Ad oggi, all’inizio del 2022, ancora non ci sono miglioramenti, a parer mio. Ad occhio solo i decessi sono andati a diminuire, che non è poco, però i contagi e i problemi di salute sono rimasti tali. Sembra che l’unica speranza a cui dobbiamo attaccarci sono i vaccini che, nell’arco di un anno, sono già quattro dosi a persona. Saranno efficienti? Riusciremo con questi a uscirne fuori? Sempre dubbi irrisolti. Interrogativi gridati dietro una mascherina. Senza che qualcuno ci ascolti. Ci hanno chiusi in casa, le giornate sono passate tra aule virtuali, grandi quantità di compiti e videochiamate con gli amici. I più fortunati di noi hanno una casa abbastanza spaziosa in cui non sentirsi completamente oppressi o dei genitori che non sono disperati perché non hanno più una fonte di reddito. Altri, costretti in spazi angusti e nell’angoscia dell’incertezza economica, vivono la reclusione come la concretizzazione di un incubo. Noi giovani, forse, siamo quelli che la viviamo peggio, nulla da togliere alle altre fasce d’età, ma gli adolescenti i problemi li vedono sempre un po’ più grandi. Questa è l’età in cui restare chiusi e non avere contatto con la gente, è tutt’altro che normale, anzi, bisognerebbe uscire, scoprire il mondo, fare nuove conoscenze…invece purtroppo niente di queste cose è possibile fare. Ci limitiamo a strizzare di occhi, facendolo sembrare un sorriso soffocato dietro la mascherina

 

La Calabria è bruciata

 di Marica Angilletta

Sono trascorsi 3 mesi dalla fine delle vacanze e tanto è ancora l’amaro in bocca. 


Quest’anno, però, in Calabria l’amaro è dovuto non soltanto alle vacanze ormai andate e allo stress lavorativo che già incalza: è la nostra terra o, meglio, quel che resta di essa, a farci provare un senso di frustrazione misto a rabbia che, perché non scorra via come l’acqua piovana di questi giorni di dicembre, è necessario fissare bene dentro e farne memoria.

La Calabria è bruciata, intorno a noi il verde è ormai per la maggior parte nero, in alcuni punti più fortunati giallognolo. 

È stata una delle estati con più incendi degli ultimi decenni e i risultati sono sotto i nostri occhi, in evidenza, a ricordarci che, forse, era anche nostra responsabilità avere cura del nostro territorio e limitare i danni, per quanto possibile.

Il Comandante Provinciale del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco di Cosenza, Giuseppe Bernardo ha replicato che circa tremila incendi di vegetazione in sessanta giorni (luglio e agosto).

Esso ha affermato che: L’emergenza incendi in Calabria nell’estate 2021 è stata una delle più difficili ed importanti degli ultimi anni.

 Per ritrovare numeri simili bisogna tornare indietro ai due anni neri degli incendi boschivi come il 2007 e il 2017. 

Per circa tre settimane si sono registrati in provincia di Cosenza circa 60-70 incendi nelle 24 ore, con una contemporaneità, soprattutto nelle ore pomeridiane, di circa 20-30 focolai in punti diversi. 

Il mio pensiero va al mio paese e ai sacrifici che ogni essere umano ha scontrato pur di avere un pezzo di terreno con i propri lavori, poiché oltre ai boschi troviamo case ed ettari di campi con cibo e piante. 

Per distruggere un bosco ci vogliono poche ore, per rifondarlo e riportarlo allo stesso livello di prima ci vogliono anni.

E il bosco, la vegetazione e tutto quel che portano in sé sono la base della nostra stessa vita, distruggerli è come distruggere noi stessi e il nostro futuro.

 

 

La mia cantante preferita

 di Melissa Capitaneo

La mia cantante preferita è Ariana Grande .


La 29enne americana di origini italiane è nata in Florida il 26 giugno 1993 ed è diventata famosa nel 2010 grazie al ruolo di Cat Valentine nella sit-com di successo di Nickelodeon Victorious e Sam e Cat. Da Broadway alla carriera da pop star, la giovane non si è mai fermata un attimo infatti i suoi album hanno fornito un successo dietro l'altro, facendola salire sul podio delle regine del pop e permettendole di collaborare con artisti di successo come Nicki Minaj, Lil Wain e artisti italiani come Andrea Bocelli.

Il 2013 è l'anno della sua carriera musicale: esce il suo primo album “Yours Truly”, che conquista subito le classifiche di radio e vendite (aggiudicandosi il primo posto della Billboard). Molti addirittura la paragonano a Mariah Carey negli anni '90 per le sue capacità canore e ad aprire il disco, il singolo di grande successo The Way, in collaborazione con Mac Miller che poco dopo diventa il suo ragazzo.

Per Ariana il 2018 è stato un anno duro e faticoso perché il suo ex Mac Miller poco dopo la loro rottura, il 7 settembre è stato trovato senza vita a soli 26 anni per un overdose di cocaina. Dopo questo episodio Ariana stoppa i suoi concerti entrando in un periodo difficile, ricco di attacchi di panico ed ansia. E dopo una lunga “guarigione” esce da questa brutta situazione.

Il suo ultimo album è stato “position” ricco di feauturing pazzeschi come The Weeknd, Doja Cat e Megan thee Stallion.

Dalton Gomez ex ballerino e ora agente immobiliare è comparso pubblicamente nella vita della pop star nel video di ‘Stuck with you’ lo scorso maggio, e da lì in avanti una serie di immagini social hanno confermato la relazione dei due. “La famiglia di Ari è molto contenta, tutti amano Dalton. È perfetto per lei”. Afferma il portavoce Infatti si sposano poco dopo l’uscita del video il 18 maggio 2021 rendendo il loro rapporto ancora più unito.

Ad oggi Ariana Grande è la cantautrice più seguita e talentuosa al mondo ed è per questo che in lei pongo un enorme stima.