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mercoledì 18 maggio 2016

Ci lascia un'altra Leggenda del calcio: Luca Toni. By Tinopolis & Big Ascia

Luca Toni nasce a Pavullo nel Frignano, il 26 maggio 1977, è, ormai, un ex bomber di razza. Mancherà, più di tutto, il suo fantomatico gesto con la mano vicino all'orecchio dopo aver insaccato la sfera. Ne ha messe dentro 322 (tra nazionale e club) segnando in qualsiasi modo gli passasse per la mente, dalla testa al piede, dal tacco alla rovesciata, di rapina o disegnando traiettorie imparabili impensabili per noi comuni mortali. A 26 anni approda a Palermo (dove è nata la sua famosa esultanza) in Serie B, il primo anno con 30 gol riporta i rosanero in Serie A dove segna, nella stagione seguente, ben 20 gol, che gli permettono di essere convocato in nazionale e di andare alla Fiorentina. A fine della stagione fu il capocannoniere con 31 reti superando il record di Batistuta di ben 26 gol in una sola stagione. Vinse la scarpa d'oro dove fu il primo italiano a vincerla. Grazie a questa incredibile stagione viene convocato per il mondiale 2006 tenutosi in Germania, dove segna una doppietta ai quarti contro l'Ucraina e anche un gol in finale contro la Francia che, però, viene annullato. Nonostante il gol annullato riesce comunque ad aggiungere il mondiale alla sua stracolma bacheca. L'anno successivo, per via di qualche calo fisico, fece solo 16 gol in 29 presenze. All'età di 30 anni incredibilmente andò al Bayern Monaco dove fece 58 gol in 90 partite. Dopo ritornò in Italia, dove girovaga tra Roma, Genoa e Juventus, sembra che il buon Luca sia al capolinea della sua carriera, ancor di più dopo il passaggio all'Al-Nasr. Dopo sei mesi, come in una favola Toni torna alla Fiorentina, ma anche qui dopo una sola stagione va via, precisamente alla neo promossa Hellas Verona dove ritrova la caratura del campione vero segnando 21 gol nella prima stagione e 23 nella seconda, diventando il calciatore più vecchio ad aver vinto la classifica marcatori della Serie A ed il primo italiano ad aver vinto questa classifica con 2 squadre diverse. L'ultima stagione, però, è deludente per Toni, il Verona è ultimo anche per l'assenza di Luca che si infortuna al ginocchio, per questo decide di appendere gli scarpini al chiodo a fine stagione. "Per lasciare il calcio avevo bisogno di una grande delusione e quest’anno tra l’infortunio al ginocchio e la retrocessione è stata una stagione pesante. Non me la sentivo di andare avanti. Qualcuno ha detto che avrei potuto lasciare l’anno scorso ma dopo aver segnato in una stagione 22 gol era impossibile dire basta” cosi Luca Toni descrive la sua decisione, l'ultima partita al Bentegodi c'è il pienone per dire addio ad una leggenda del calcio italiano, inoltre, riesce anche a segnare beffando con un cucchiaio Neto. Addio Campione, per noi sarai sempre il Numero Uno!

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