Nel periodo adolescenziale ci sono molti cambiamenti nella vita di un ragazzo che possono scombinare quelle che sono le sicurezze e le sue certezze avute fin da bambino. Si affrontano problemi vari e si è catapultati in un mondo completamente nuovo in cui ci si ritrova da "soli" e a dover iniziare da zero (fare in conti con la realtà). Questo può provocare in noi un senso smarrimento e di malessere che difficilmente non riusciamo a dimostrare e rappresentare.
In questo la poesia ci può aiutare. il gruppo dei poeti maledetti e in particolare Baudelaire, tratta questi temi raccontandoli e amplificandoli tramite le sue poesie, molto spesso crude ma che mettono in luce tutto il malessere che provavano e che rimane attuale nei giorni nostri.
Le poesie di Baudelaire riescono a trasmettere a pieno questo sentimento di angoscia anche se scritte in un francese non propriamente accessibile a tutti, ma trovando traduzioni che non alterino il loro significato si riesce comunque a comprendere il messaggio del testo, anche se, in lingua riescono a trasmettere nel migliore dei modi le sensazioni che sono impresse.
La poesia viene vista come una valvola di sfogo che eleva e distanzia il poeta da quella società che non lo comprende e che lo "maltratta".
Leggere "i fiori del male" di Baudelaire in un età di transizione come questa può aiutare ad affrontare le problematiche in modo più maturo e profondo e sentirsi meno soli.
Nicolò
Mariagrazia
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