Le decorazioni delle
unghie, che stanno seducendo milioni di donne nel mondo, hanno in realtà
origini molto lontane, millenarie, segno che da sempre il mettere in risalto
alcune parti del corpo, il giocare con i colori e le sfumature , rivela il
desiderio di trasmettere all'esterno una precisa immagine di sé, di comunicare
un messaggio.
L’origine della
decorazione delle unghie risale al tempo degli antichi Egizi: già presso il
popolo delle piramidi era diffuso, fra le donne quanto fra gli uomini.
Esistevano smalti speciali per ricoprire di colori e disegni la superficie
delle unghie. Il gioco cromatico aveva un valore fortemente simbolico, in
quanto poteva evocare anche l’appartenenza ad un determinato ceto sociale.
Anche dall'India sono giunte testimonianze, risalenti alla cultura di 5 mila
anni fa, che rivelano l’uso di miscele di henné per la manicure.
Si diffondono nuove
tecniche grazie alle quali è possibile ricostruire un’unghia artificiale al di
sopra di quella naturale, servendosi di gel o di polveri acriliche. La
ricostruzione delle unghie rappresenta la piattaforma ideale, il trampolino di
lancio per la fantasia dei nail designers, che possono ora con più libertà
osare accostamenti di colori e forme, per creazioni sempre nuove ed originali.
Si decide di coprire
con un prodotto l’unghia naturale, quando l’unghia è già in buone condizioni, altrimenti
si dovrebbe ricorrere alla ricostruzione (viene ricreata parte dell’unghia e
allungata, per esempio in caso di unghie onicofagiche, che è una malattia la
quale va ad intaccare su uomini e donne riguardo il loro vizio nel mangiarsi le
unghie)
L’unghia naturale viene
ricoperta con del prodotto al fine di mantenerla protetta ed esteticamente
bella con colori; per fare questo
possiamo scegliere vari prodotti: Gel, Smalto Semipermanente ed Acrilico.
In questo caso andiamo
ad analizzare l’acrilico:
L’acrilico (come il
gel) viene utilizzato nelle ricostruzioni, ma può essere applicato anche sull’unghia
naturale. Viene applicato con estrema precisione ed è la tecnica più difficile,
dato che bisogna creare il composto mentre si lavora. Anche questo prodotto
rispetto allo smalto semipermanente, rimane più spesso e come nel gel si crea
una leggera bombatura.
L’acrilico ha una buona
tenuta e può essere eseguito il ritocco dopo circa 15/20 gg., per rimuoverlo si
ricorre alla limatura, ma può anche
essere ammorbidito in soluzione di acetone.
Per la ricostruzione
unghie in acrilico bisogna combinare due elementi: il polimero, ovvero una
polvere acrilica, e il monomero, un liquido specifico, che a contatto con la
polvere scatena una reazione chimica con la quale si ottiene un composto
modellabile, che si applica sulle unghie naturali per renderle più resistenti o
per allungarle, attraverso l’uso di nails form, ovvero delle cartine specifiche
per la ricostruzione unghie ,non si asciuga come il gel in lampada UV, ma
all’aria e la sua consistenza è medio/dura.
Secondo la nostra
opinione, a danneggiare l’unghia o a
corroderla, non è il prodotto, ma bensì il modo in cui viene utilizzato, la
conoscenza di chi ne fa uso e l’attenzione della tecnica delle unghie che fa la
differenza. Chi sa come preparare l’unghia naturale e come rimuovere il
prodotto in modo sicuro ha la consapevolezza di non rovinarla e di lavorare in
modo professionale.
-De Simone Giulia
-Erika Re
I AT
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