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domenica 10 aprile 2022

Un bonus deludente

Di Michelle Ruzza ed Elisabetta Proia


Con gli avvenimenti che ormai stanno stordendo tutto il mondo, soprattutto dal punto di vista economico, ha portato all’innalzamento dei prezzi rendendo anche più forte l’impatto dell’inflazione, che già da anni tiene l’Italia in un pugno fatto di sacrifici e dolore.

Prima di scendere nei dettagli, bisogna spiegare cos’è l’inflazione e la situazione che l’Italia sta realmente affrontando: con il termine “inflazione” si fa riferimento all’aumento generalizzato dei prezzi, attualmente con un picco che non si registrava dal ’95; i prezzi che stanno schizzando in maniera drammatica. Uno scenario dal sapore apocalittico che si sta abbattendo sulle tasche di tutti gli italiani.

Infatti, il nostro Paese e come molti altri, vede nella guerra, che ormai da settimane sta tenendo col fiato sospeso tutti quanti, una perdita di risorse esuberante, le nuove normative sono già influenzate da questa collera russa, che non sembra volersi calmare. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2022 è stato pubblicato il decreto ministeriale 18 marzo 2022 e il decreto legge 21 marzo 2022, n. 21 con le “misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” mettono in chiaro le norme contenenti la riduzione del prezzo. Entrate in vigore martedì 22 marzo, resteranno tali fino al 21 aprile; bisogna prendere in considerazione di come questo evento si manifesterà: molto probabilmente ci sarà un’anticipazione degli acquisti, un picco verso l’alto per le vendite, forse tra le più alte in così poco tempo, per poi scendere all’aumentare dei costi.

Con i prezzi costretti a scendere, risparmieremo circa 62 euro sulla benzina e tra i 50 e i 60 euro sul diesel; allo stesso modo gli automobilisti occasionali, nei prossimi 30 giorni, risparmieranno una media di 10,30 euro (benzina) e 8,40 euro (gasolio).

Una soluzione superflua, in molti lo considerano anche un bonus deludente, in quanto non vada a risolvere in nessun modo possibile il problema, “è inutile girarci intorno”, conferma per esempio l’associazione degli industriali. Cosa potranno mai ricavarne le famiglie da questo atto di carità? Non riuscivano a stare dietro ai prezzi nemmeno prima di questo innalzamento, farli tornare come prima, e sottolineo per un periodo breve di tempo, non avrà alcun impatto positivo e nessuno verrà acclamato per tale scelta, e perché? In 20 anni il costo alla pompa è aumentato notevolmente e ha fatto segnare un +99,4% del costo del gasolio e un +81,1% di quello della benzina, percentuali frutto di una ricerca condotta dall'associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e dal Centro Ricerca e Studi di "Alma Laboris Business School"; ormai gli Italiani lo conoscono bene quest’argomento, di come i veicoli in sé tendono a costare insieme alle loro riparazioni, di questo passo in molti potrebbero adattare le proprie esigenze, scegliendo di proseguire il proprio percorso sopra una semplicissima bicicletta, questo ovviamente alla natura non dispiacerebbe, anzi.

 

 

 

 

 

 

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