Nettuno e Anzio, due perle del litorale laziale, si sono trasformati in un palcoscenico di riflessione e confronto ieri, durante un convegno dedicato alle ecomafie e ai gravi problemi ambientali che affliggono questi territori. L'evento ha visto la partecipazione di esperti, attivisti e studenti interessati a comprendere e affrontare le sfide legate al degrado ambientale e all'influenza delle ecomafie.
Il convegno ha avuto luogo presso l’ITET Emanuela Loi di Nettuno. Il Presidente della Legambiente di Anzio e Nettuno, Manuela Mariani, ha aperto i lavori sottolineando l'importanza di sensibilizzare la popolazione riguardo ai danni causati dalle attività illecite legate ai rifiuti e al traffico di materiale inquinante. "Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a una realtà che ci tocca da vicino. Anzio e Nettuno sono luoghi dalla bellezza unica, ma siamo minacciati da un fenomeno che danneggia la nostra salute e il nostro ambiente", ha dichiarato.
Uno dei relatori principali, il giornalista Enrico Fontana, ha condiviso la sua esperienza nel seguire il fenomeno delle ecomafie a livello nazionale. "Le ecomafie non sono un problema solo del sud Italia, ma un'emergenza che coinvolge tutta la nazione. Anzio e Nettuno non sono esenti da questa sfida, e la comunità deve unirsi per combattere questa piaga", ha affermato, richiamando l'attenzione sulla necessità di una maggiore vigilanza e sulla responsabilità collettiva di monitorare il territorio.
Durante il convegno, sono stati presentati dati allarmanti riguardo al crescente fenomeno dell'abbandono dei rifiuti e delle discariche abusive nel comprensorio. La presenza di ecomafie è stata documentata con casi specifici che hanno evidenziato il grave impatto sulla salute degli abitanti e sull'ecosistema locale. Il Presidente della Legambiente ha annunciato diverse iniziative di sensibilizzazione e di azione che coinvolgeranno la popolazione, comprese giornate di pulizia e campagne di monitoraggio del territorio.
Oltre agli interventi, il convegno ha offerto uno spazio di dialogo tra studenti e esperti, creando un'atmosfera di condivisione e collaborazione. Sono emerse proposte concrete per affrontare il problema, come il coinvolgimento delle scuole in progetti di educazione ambientale.
Il messaggio conclusivo del convegno è stato chiaro: è fondamentale unire le forze per difendere il territorio da una minaccia invisibile ma devastante. La lotta contro le ecomafie e per la salvaguardia dell'ambiente deve diventare una priorità condivisa, in cui ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte.
Con il termine del convegno, è emerso che la strada da percorrere è lunga, ma l'impegno e la determinazione della comunità di Anzio e Nettuno possono fare la differenza. La battaglia per un ambiente più sano e per un futuro migliore è già cominciata.
Di: Nicolò Rotelli