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giovedì 3 aprile 2014

La libertà... Roxanne

Qual è la sensazione che si prova quando si è una persona libera?! 
La fortuna di vivere al di fuori di una gabbia...La fortuna di conoscere la vita... Nuova gente...La persona che ti ama.
Ebbene, io desidero questo! Una vita come tutte le persone di questo mondo, libera dai pensieri, dai problemi e dalla rabbia.
Una rabbia che mi consuma ogni giorno della mia vita, la stessa rabbia che mi ferisce l'anima.
Ma in un modo o nell'altro non perdo la speranza e so che un futuro migliore lo avrò anche io.
                                                                                                               ROXANNE

L'insegnamento di una bravissima prof di italiano- V0dkandlove.


Ragazzi voi dovete credere nelle cose che fate, la storia insegna molto di più di quello che credete, non è solo imparare le cose, ma ci insegna che bisogna credere nelle cose e lottare, tipo i romani, da un piccolo villaggio di contadini sono diventati un grande impero, perché hanno creduto in tutte le loro azioni. Anche voi dovete crederci, non dovete mai dimenticare che voi siete il futuro, dovete cambiare questo mondo, ma prima di cambiare il mondo, dovete cambiare voi in modo da formare una società migliore. Non ricadete negli stessi errori, la storia si ripete sempre ma voi dovete essere originali, rivoluzionari e se per caso un giorno finite di credere in voi e nelle vostre azioni ricordatevi che io crederò sempre in voi anche se gli altri potrebbero spingervi a sotterrare la vostra forza di cambiare.
—  La mia prof di storia e italiano.

V0dkandlove.

lunedì 31 marzo 2014

Lettera a Sara - Barbara (assistente specialistica di Sara)

La vita spesso ti mette di fronte ad una realtà inaspettata e dolorosa....spesso penso a quanto sono stata fortunata a conoscere una persona come Sara. Ad un certo punto della mia vita mi ha aiutato tanto: avevo il cuore trafitto da un grande dolore e mi ha dato la forza di alzarmi la mattina per andare da lei. Mi ha insegnato che anche se la vita ti mette alla prova con qualcosa d'inaspettato, come la perdita di mia sorella Cinzia, mio punto di riferimento, io ero il suo. Lei mi aspettava a scuola e io non l'avrei delusa.  Io e lei abbiamo affrontato  tante difficoltà, tutto grazie alla sua determinazione. A volte sembra dirmi: "ci sono, penso, esisto anche se a modo mio " .
 Grazie Sara di aver condiviso con me una parte della tua vita.
 Con affetto, la tua Barbara.

venerdì 28 marzo 2014

La mamma di Sara ci scrive...



Carissima Prof. Ersilia io mi chiamo Silvana e spero di fare cosa buona per me, per Sara e per chi vuole ascoltare, ad esternare e  descrivere quella che è, che è stata e spero che sarà la mia esperienza, anzi la nostra esperienza (ovviamente includendo papà Giacomo e la sorellina Ilaria) 
Racconto di una ragazza poco diversa dalle altre. Nasce nell'aprile del 92', ci troviamo in braccio una splendida bambina che Dio ha voluto con seri problemi sia fisici che psicologici, cognitivi. Cerchiamo spiegazioni nella fede, nella medicina, nelle persone intorno a noi per quanto ci accadeva... ma senza risposta. Dopo un primo periodo di sbandamento ci rendiamo conto che per essere all'altezza della situazione ci dovevamo far aiutare, documentare  e crescere ... Passati i primi anni ad aiutarla con riabilitazioni sia fisiche che psicologiche ed integrazione ci siamo convinti sempre di più che la miglior cura per Sara e per noi era quella di trattarla come una persona 
"normale", amarla e rispettarla per il suo carattere e modi di fare così dolci,così "diversi" .  Da qui nasce anche l'esigenza di crearle un'altro affetto forte come quello di una sorella. Nonostante i rischile ansie e le preoccupazioni del caso è stata la scelta più bella che potessimo fare. Nell'ottobre del 2000 è nata Ilaria e da quel momento in poi vediamo un'altra Sara, emerge la vera Sara. All'inizio cerca naturalmente di riprendersi gli spazi  di mamma e papà che prima erano solo suoi invece, poi, li ha dovuti condividere con la sorellina. Col tempo trova in Ilaria una compagna di giochi, di litigi, di risate, di baci, e ora condivide con lei tutto ciò che è quotidianità: la doccia, le passeggiate, la musica, gli sport (Ilaria danza, Sara va a cavallo). Il  nostro obiettivo è sempre stato quello di farle vivere la vita come tutti gli altri ragazzi quindi con massima integrazione, farle fare ciò che Le piace e la diverte per dare un senso alla sua vita e anche alla nostra visto che ci è stato chiesto uno sforzo maggiore nel crescerla. Una cosa importante che vorrei dire oggi ai ragazzi (domani futuri genitori) ed ai compagni di Sara è questo:io e mio marito siamo sempre stati una squadra, nonostante le difficoltà, le divergenze caratteriali, familiari, economiche, lavorative..nonostante i tanti giorni no abbiamo sempre lavorato di squadra includendo anche Ilaria sin da quando è arrivata! Questo lavoro di gruppo ha fatto si che Sara si sentisse accettata per come è, il lavoro intorno a lei si è diviso nel gruppo senza stressare nessuno. Questo ha creato una routine quotidiano in modo tale che ognuno di noi possa ricavare spazi propri nel rispetto sia dell’individuo che delle proprie passioni o necessità. In questo modo abbiamo creato regole precise all’interno della famiglia in modo che non si è mai soli e tutti sanno tutto di tutti. Se questo concetto si applicasse in tante situazioni (lavoro, sociale, studio, sport) oggi e domani i nostri ragazzi ...disabili e non  starebbero molto meglio. Vorrei sapeste che nella vita non si sa mai cosa ci potrà capitare...ma che tutto si può affrontare con l'amore, l'unione ed un pò di coraggio in più:-)
Mamma Silvana

ps: Con tutto il cuore, grazie Silvana...per me giovane prof il sorriso di Sara ogni mattina al mio arrivo già era una vera conquista ... Adesso avere le Sue parole nel nostro blog è una gioia enorme e mi fa amare questa professione ancora di più! 
Ersilia
 

Cara Ersilia.... Dalla prof. Rosanna Forcina

Cara Ersilia,
curiosando nel blog della "nostra" scuola ho letto il tuo sfogo. Mi dispiace tanto che tu sia stata "male" per critiche sterili che lasciano il tempo che trovano.
Sei una persona solare che crede nel proprio lavoro, che si preoccupa del benessere dei ragazzi.
Capisco quello che si prova quando si hanno delle idee innovative, belle, e si devono reprimere per l'ostilità di colleghi che con il loro "nozionismo" hanno la presunzione di essere "insegnanti perfetti" senza accorgersi che da tempo "le pedane sotto le nostre cattedre" sono state tolte.
Anche a me in passato è capitato qualcosa di simile, anch'io avevo delle idee innovative........ Poi........ ho avuto una grave colpa "mi sono ammalata" e non era una semplice influenza. Purtroppo la memoria è corta e anche i veterani della scuola avevano dimenticato quanto lavoravo con i ragazzi, quanti consensi avevamo nelle feste di Primavera organizzate dal nostro Istituto.
Quando sono tornata mi sono sentita sola, prevaricata e non sono riuscita pù a rientrare nel "gruppo dei bravi che danno lustro alla scuola"...che tristezza!!!
Io ho mollato. Un pò per timidezza, per rabbia, per stanchezza...........
Tu, cara Ersilia, non farlo, tieni duro e porta avanti le tue splendide idee.
Anche se non è molto, hai tutta la mia solidarietà e ammirazione.



                                                                                                Rosanna Forcina


ps: Grazie mille Rosanna:-) Per la stima,la solidarietà ed il sostegno!
Ersilia