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giovedì 11 dicembre 2014

Il calcio

IL CALCIO

Il calcio è uno sport di squadra nel quale si affrontano due squadre composte ciascuna da undici giocatori usando un pallone sferico all'interno di un campo di gioco rettangolare con due porte. Il gioco è regolamentato da una serie di norme codificate e il suo obiettivo è quello di segnare più punti (detti gol o reti) dell'avversario, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria.
È sport olimpico dalla II Olimpiade moderna e la semplicità delle sue regole, il fatto che non richieda attrezzature speciali e l'estrema adattabilità a ogni situazione lo hanno reso lo sport più popolare al mondo in termini di praticanti e spettatori.[
Di origine arcaica, la sua affermazione moderna e codificata si ebbe in Inghilterra, nella seconda metà del XIX secolo e da allora si diffuse dapprima nel resto d'Europa e in sud America e poi in tutto il mondo.
La competizione calcistica più importante è la Coppa del Mondo FIFA, che si disputa ogni quattro anni sotto l'egida della Fédération Internationale de Football Association, il massimo organismo calcistico mondiale. Si tratta dell'evento sportivo più seguito in assoluto.

La droga nel mondo V.I.S.A.

Il fenomeno della droga è esistito fin dai tempi più remoti, infatti, nelle civiltà asiatiche e sudamericane la droga era usata per scopi religiosi, medici e come relax. L'Europa occidentale venne a contatto con la droga solo, quando Colombo scoprì l'America, solo una minima parte della popolazione europea conosceva e usava stupefacenti. La droga si diffuse in tutta Europa soltanto nel 800 ed era usata da artisti, aristocratici e a volte da gente del popolo. Nel corso dei secoli l'uso di droghe si è sparso in tutto il mondo e sono nati nuovi generi di droga sempre più potenti. Nei giorni nostri fanno uso di droghe anche gli sportivi e gli artisti, il traffico di stupefacenti nello sport si chiama doping e gli sportivi ne fanno uso per ottenere migliori prestazioni. Ne abbiamo alcuni esempi memorabili come il grande calciatore Diego Armando Maradona che era un campione di straordinaria classe e si è rovinato con la cocaina. Le droghe sono consumate soprattutto dai giovani e le più diffuse sono: l'extasi che è un delirante associato ad un allucinogeno ed è consumata soprattutto nei locali notturni, poi ci sono la marijuana e l'hascisc che sono fumate e sono le più diffuse, in quanto sono droghe leggere e si trovano ovunque a basso prezzo, queste droghe vengono anche usate come afrodisiaci. Tra le droghe pesanti più diffuse troviamo la cocaina che si estrae dalle foglie di coca, le stesse che si usano per fare la coca-cola!E' una polvere bianca che viene inalata ed è la più pericolosa, in quanto durante il taglio (divisione in porzioni) spesso vengono aggiunti polvere di marmo, talco o altre polveri simili per aumentare la quantità senza spendere migliaia di soldi. Poi c'è l'eroina che è un derivato della morfina, viene assunto per endovena ed è spesso causa di malattie ed infezioni come l'AIDS. Infine c'è la LSD che è l'allucinogeno più potente mai conosciuto nel mondo occidentale, provoca spesso dei flash-back, sogni piacevoli o terrificanti. Il consumo di droghe spesso determina arresti cardiaci, coma, AIDS, distruzione delle cellule nervose e morte. Le persone che consumano droghe in seguito ne diventano dipendenti, cioè scatta in loro un meccanismo quasi impossibile da fermare. La dipendenza da droga è un'esperienza terrificante, in quanto riduce i dipendenti al verde e se non si assumono droghe scatta la crisi d'astinenza, perché l'organismo non ottiene le droghe a cui è abituato e si soffre in maniera pazzesca ed è per questo motivo che i dipendenti diventano aggressivi, rubano, compiono atti illeciti e spesso diventano a loro volta spacciatori. La droga è un male che affligge il nostro mondo attaccando soprattutto i giovani portando la società verso un lento declino.

Il flagello della Droga






Un vero flagello per la salute è la droga. Le sostanze stupefacenti danno apparentemente forza, energia, vivacità e invece avvelenano il fisico, alterano la psiche, ossia il cervello e le attività intellettuali, e rendono l'uomo più debole e soggetto a malattie. La stessa parola «stupefacente» dice che queste sostanze danno sensazione di stupefazione, di intontimento, contemplazione passiva, cioè di falsificazione, mutamento, anche temporaneo, della persona e della realtà che la circonda. Particolarmente grave è diventato negli ultimi anni il flagello della droga.
Alcuni esperti distinguono le droghe leggere, quali hascisc e marijuana, da quelle pesanti, quali cocaina ed eroina, ma tutte le droghe falsificano la personalità e sono nocive. Molti sostengono che anche droghe cosiddette «leggere» sono pericolose perché invitano a passare a quelle pesanti: certo è che se si comincia a soddisfare la propria curiosità con sostanze alienanti, presunte non dannose, è più probabile che la volontà indebolita si sposti su nuove richieste più pericolose. Le droghe pesanti uccidono non solo perché hanno già in sé poteri distruttivi per l'individuo, ma anche perché chi le vende le «taglia», cioè le mescola a sostanze meno costose che hanno lo scopo di aumentarne il peso senza mostrare l'inganno: cemento, talco, stricnina e arsenico. Lo spacciatore di droga è un assassino che premedita il suo delitto, quasi sempre contro la gioventù più debole, senza volontà, afflitta da problemi familiari e personali. Il drogato comincia con l'essere una povera vittima degli spacciatori. Per questo ha diritto alla comprensione, alla cura fisica e psicologica: spesso è solo una persona che ha bisogno di amore. Le statistiche ricordano che il 51 per cento degli intossicati appartiene a famiglie in crisi: genitori separati, abitazione insufficiente, genitori violenti, ecc. Ma spesso il drogato, per procurarsi la costosa sostanza stupefacente, si trasforma egli stesso in spacciatore o in violento. Per questo la migliore cura è la prevenzione. Particolarmente importante può essere in questo senso l'attenzione della scuola e della famiglia ai problemi dell'età evolutiva.
In ogni caso, dalla droga ci si può affrancare. È ormai estesissima, per quanto insufficiente, la rete di persone, enti, comunità, pronte a dare una mano a chi vuole risolvere il proprio problema, che resta un problema umano e non chimico.
La droga non è una causa, ma piuttosto un effetto, un rifugio, una fuga, qualche cosa in cui si cerca ciò che non si ha o non si trova. E il drogato, pur essendo una vittima, di se stesso, degli altri, di una situazione, non è un "malato". Considerandolo tale, si rischia di passarlo da una categoria di emarginazione (la droga) a un'altra (la malattia) con conseguenze forse peggiori. C'è, infatti, il pericolo di semplificare o, meglio, di semplicizzare, il problema droga: un malato basta curarlo e il problema è risolto; un drogato basta disintossicarlo e il problema non c'è più.
Invece non è così. Per disintossicare un drogato possono bastare pochi giorni. Dopodiché, se non saranno eliminate le cause, che sono in lui, negli altri, nell'ambiente, nella società, il "drogato-malato" tornerà a drogarsi come prima. Se, infatti, la droga è la fuga dei deboli da situazioni di insoddisfazione, di vuoto, di paura, di mancanza di fede e di ideali, di delusione, non basta eliminare il rifugio (la droga), magari con una efficace azione contro i criminali spacciatori: bisogna eliminare contemporaneamente i motivi che inducono alla fuga e ricostruire nell'individuo una personalità più forte e cosciente. Ecco perché la lotta contro la droga, definita così, è un concetto insufficiente. Bisogna parlare di azione politica contro ciò che porta alla droga.

Natale - Luigi

In questi giorni io,  mamma e le mie  sorelle abbiamo addobbato l'albero di natale Abbiamo usato palline blu, rosse, arancioni, una punta dorata, fili dorati e tante luci colorate. Il mio albero sta in cucina ed è molto bello.

PROBLEMI SCOLASTICI

Vorrei parlare delle scuole in generale in particolare l' Emanuela loi.
Questa scuola non mi piace per vari motivi, ad esempio l'igiene nei bagni non è presa molto in considerazione; non ci sono manco degli spazi per i fumatori; la durata della ricreazione, per me, è troppo breve; alcuni professori hanno un carattere che influenza molto noi alunni in quanto sono scorbutici e poco rispettosi verso di noi; i ritardi in prima ora non dovrebbero essere solo quattro; il mercoledì non dovrebbe essere il secondo giorno che usciamo alle tre; all'entrata e all' uscita dall' istituto si vanno a formare dei blocchi che ci impediscono di camminare liberamente
 Per migliorare queste condizioni direi di controllare meglio la pulizia delle bidelle nelle classi e nei bagni; chiedere al preside di inserire uno spazio apposta per i fumatori.
Nonostante ciò a scuola gli aspetti positivi sono:
  • Una disposizione di beni e servizi all' interno dell' istituto.
  • L' opportunità di avere laboratori attivi.