Il
2018 si è chiuso lasciando una scia di sangue, il sangue delle tante donne
morte per mano dell’uomo che diceva di amarle, l’anno appena terminato ha visto ben 72 donne vittime di femminicidio nel nostro paese, una ogni 60 ore . Lo scorso 26 novembre, la nostra scuola ha
ricordato le vittime di femminicidio dedicando dei “posti occupati” in loro
memoria, l’allestimento è stato organizzato nell’atrio dell’Istituto ed in ogni
classe. All’interno delle varie aule si è dedicato del tempo a raccontare le
storie di ragazze che hanno subito del male dalla persona amata. Caso eclatante
è stato quello di Lucia Annibali, oggi politica, e Luca Varani, che non è
riuscito ad accettare la rottura della storia decisa dalla ragazza dopo un suo
tradimento. Luca inizia a perseguitarla con l’intento di volerla uccidere; la
prima volta la segue in palestra e appena vede che si allontana, entra e le
ruba le chiavi di casa dalla borsa. Si reca in casa di Lucia e le apre il gas,
lei al suo rientro accende la luce, e scoppia il tutto, ma fortunatamente si
salva.
Dopo
mesi venne nuovamente aggredita da un uomo incappucciato, che le lanciò contro
un barattolo contenente dell’acido. Lei da subito urla il nome di Luca e poco
dopo viene catturato insieme a due albanesi. Vengono condannati, Varani a 20
anni mentre i due albanesi a 12 anni, con una sentenza fatta del 2013. Lucia
viene sottoposta a 17 interventi chirurgici, ma fortunatamente è salva. Vogliamo
aprire il 2019 tornando sull’argomento della violenza alle donne, la Annibali è
diventata un simbolo positivo per tutti noi, infatti, dopo essere stata
sfregiata dall’ex fidanzato, nel 2014, l’allora Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano le ha conferito la nomina di Cavaliere al merito della Repubblica, a tutt’oggi è una delle
parlamentari italiane più attive contro l’orrendo delitto del femminicidio.
Sara Khalil IV A RIM
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