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venerdì 29 gennaio 2021

Un anno di Covid


È già un anno che conviviamo con la  pandemia da Covid, che ci ha tolto tante libertà, la nostra felicità, la nostra beatitudine e soprattutto ci ha tolto la possibilità  di vedere i nostri familiari più cari. Io soprattutto ho vissuto sulla mia pelle questo fatto e lo sto ancora vivendo; perché nonostante i vari provvedimenti presi, non si riesce ad arrivare ad una conclusione. I momenti più difficili che ho vissuto sono stati moltissimi: sono stata tre mesi reclusa dentro casa insieme ai miei genitori senza poter fare lo sport che amo, senza vedere mio nonno e mia sorella insieme a mio nipote che senza di loro non so stare. Quando è finita la quarantena ho pianto moltissimo, è stato il giorno più bello della mia vita perché rividi mio nonno e mia sorella, passammo tutta la giornata a giocare a carte a ridere e scherzare cose che possono sembrare molto stupide, ma a me stanno a cuore più di tutte. Purtroppo, anche se ho passato un’estate tranquilla e spensierata con la mia famiglia al completo e i miei amici, nel mese di settembre ricominciarono a introdurre nuove norme: come il coprifuoco, la chiusura dei bar e ristoranti, dei cinema e dei teatri. Quello che mi ha sconvolta e colpita maggiormente, sono state le recenti restrizioni emanate per le festività natalizie, perché a Natale non ho potuto passare del tempo con la mia famiglia al completo, soprattutto ora che la nostra regione è in zona arancione non posso più rivedere mio nonno o mia sorella. Soprattutto non posso rivedere mia nonna e neanche andare a farle visita in ospedale; pochi mesi fa si è ammalata di una malattia incurabile, dal quel giorno non ho potuto più rivederla, perché si trova nella provincia di Viterbo; non mi piace il fatto che posso sentirla solo per telefono, mi manca quando la andavo a trovare e mi cucinava sempre le mie cose preferite, mi manca fare la spesa con lei insomma le piccole cose che con lei erano le più belle. Mi manca la dolcezza, la pazzia e la comprensione di mia sorella, mi manca l’energia e l’innocenza di mio nipote, mi manca la bontà d’animo e la protezione  di mio nonno che di mia nonna e soprattutto, mi manca vedere tutta la mia famiglia riunita che fa il tifo per me durante le gare che affronto sempre a testa alta, perché loro mi donano la forza e la fierezza di essere me stessa.  Spero che tutto questo finisca presto ma non solo per la mia situazione ma anche per quella altrui perché tutti noi non vediamo l’ora di ritornare alla bellissima normalità che magari prima definivamo noiosa.

 Benedetta Principi

 

 

 

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