Non si ferma la violenza sulle donne, abbiamo voluto raccogliere alcuni articoli di cronaca che, riguardano fatti accaduti nelle ultime settimane, sono il segno di quanto, ormai, gli atti violenti sono talmente numerosi da non fare nemmeno più notizia. Ci serviranno a riflettere affinché queste brutalità siano combattute e nel tempo le donne non rimangano mai più vittime di coloro che dicevano di amarle e non subiscano più le violenze dei maschi.
«Vi uccido, faccio una strage». Lui li aveva minacciati già in precedenza. E ieri sera è passato alle vie di fatto. Ha ammazzato l’ex fidanzata, Sonia Di Maggio, una 29enne di Rimini, a Specchia Gallone, una piccola frazione di Minervino di Lecce, nel Salento, dove la ragazza da poco risiedeva. Numerose coltellate al collo, per strada, mentre era insieme con il nuovo compagno. Non c’è stato nulla da fare: mentre l’assassino fuggiva a piedi, lei è morta dissanguata, riversa sul marciapiede. L'arrestato è Salvatore Carfora, di 39 anni di Torre Annunziata, con precedenti penali. L'arma del delitto non è stata ancora trovata. A quanto si apprende da fonti investigative, era da poco uscito dal carcere dove era finito per aver ferito a coltellate un parcheggiatore abusivo durante una lite. Avrebbe ammesso le proprie responsabilità Salvatore Carfora.
Sonia Di Maggio, originaria di Rimini, sembrava si fosse trasferita per ricominciare una nuova vita dopo una relazione difficile.
È stato fermato il fidanzato della ragazza di 17 anni uccisa e bruciata a Caccamo
L'accusa per Pietro Morreale è di omicidio volontario. È stato lui a condurre i carabinieri nel luogo in cui si trovava il cadavere, in un dirupo, ma davanti al Pm si è avvalso della facoltà di non rispondere. È in stato di fermo per omicidio volontario e occultamento di cadavere Pietro Morreale, 19 anni, fidanzato di Roberta Siracusa, la diciassettenne il cui corpo è stato ritrovato senza vita e parzialmente bruciato, in un dirupo di Monte San Calogero, alle porte di Caccamo, nel Palermitano.
Tutte queste donne che sono state violentate, stuprate, bruciate, uccise non sono morte invano. Sono morte per dare testimonianza della crudeltà dell’uomo. Perché le donne: La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale… un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere Amata. (William Shakespear)
Alessandro Mei-Matteo Colalucci III CAT
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