di Melissa Patané
Il make-up è una forma di espressione personale che ha radici antiche e che nel corso dei secoli è evoluta, diventando oggi un elemento fondamentale nella cultura della bellezza e dell'autocura. Fin dall'antichità, le persone hanno usato pigmenti naturali, come henné e carbone, per accentuare i tratti del viso e per scopi rituali o estetici. Nell'antico Egitto, ad esempio, sia uomini che donne utilizzavano kohl per delineare gli occhi, mentre i romani e i greci impiegavano trucco per migliorare l'aspetto della pelle e degli occhi. Nel corso dei secoli, il make-up ha continuato a evolversi. Durante il Rinascimento, ad esempio, l'uso di cosmetici come ciprie e pomate per schiarire la pelle era popolare tra le donne nobili, mentre nel XVIII secolo in Europa si diffondeva l'uso di rossetti e polveri per creare un look più sofisticato. Con l'avvento dell'industria cosmetica nel XIX secolo, i prodotti per il trucco sono diventati più accessibili, dando vita a una vera e propria cultura del make-up. Oggi, il make-up è diventato una parte essenziale della routine quotidiana per molte persone, non solo per scopi estetici, ma anche per aumentare l'autoefficacia e l'autostima. Fondotinta, mascara, rossetti e ombretti sono tra i prodotti più utilizzati, ma la scelta dei cosmetici varia a seconda delle tendenze, delle esigenze individuali e delle occasioni. Inoltre, il make-up viene utilizzato per esprimere creatività e sperimentare con stili e colori diversi. Con l'emergere dei social media e delle piattaforme come YouTube e Instagram, il make-up è diventato anche un'arte visiva che attira milioni di appassionati e professionisti in tutto il mondo. Il trucco, quindi, non è più solo una necessità quotidiana, ma una forma di espressione artistica che celebra la diversità e la personalità di chi lo indossa.