Il 21 novembre in tutta Italia si festeggia la Giornata Nazionale degli alberi per ricordare quanto sia
importante l’amore e il rispetto per la natura e la difesa degli alberi.
Sin dai tempi antichi agli alberi e ai boschi è stata data grande importanza, basti pensare che i primi
luoghi sacri sono stati proprio i boschi. I romani hanno chiamato “Lucus” i boschi sacri per
distinguerli dai boschi privi di valore sacrale.
Numerosi documenti del passato hanno testimoniato quanto fosse frequente l’impianto di nuove
piantine in occasione di feste, ricorrenze ed avvenimenti. Il 19 luglio in occasione della “Festa
Lucaria”, oltre ai riti propiziatori, si festeggiavano le particelle di bosco impiantate nei mesi
precedenti.
In epoca moderna la necessità di educare le persone al rispetto ed all’amore per gli alberi diviene
concreta intorno alla seconda metà dell’ottocento quando, in alcuni stati del nord America, a seguito
di spaventose inondazioni, parte del territorio venne colpita da disastrosi disboscamenti. Nel 1872,
il Governatore dello Stato del Nebraska, Sterling Morton, ha pensato di dedicare un giorno all’anno
alla piantagione di alberi e questo giorno è stato chiamato: Arbor day. In Italia la prima “Festa
dell’albero” viene celebrata nel 1898 su iniziativa di Guido Baccelli, all’epoca Ministro della
Pubblica Istruzione. La legge forestale del 1923, ha istituzionalizzato la festa dell’albero: l’art.104
prevede che la Festa degli alberi “sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di
accordo fra i Ministri dell’Economia Nazionale e dell’Istruzione Pubblica con lo scopo di infondere
nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi”.
Nel 1951 una circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la Festa degli
alberi si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno, con possibilità di differire tale data al 21
marzo nei comuni di alta montagna.
La festa degli alberi, mantiene inalterato il valore delle sue finalità istitutive che sono oggi ancor più
attuali di un secolo fa e rappresenta un importante mezzo per creare una coscienza ecologica nei
giovani.
Alessandro Iodice
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