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giovedì 5 marzo 2015

beat box

Il beatboxing, o più semplicemente beatbox, consiste nella capacità e pratica di riprodurre tutti i suoni di una batteria (percussioni, piatti, ecc.) e di altri strumenti attraverso l'utilizzo della bocca e della voce. Viene chiamato beatboxer colui il quale utilizza la tecnica del beatboxing.

Negli anni ottanta cominciò a diffondersi l'usanza di riprodurre con la bocca i suoni di cassa quali rullante, yet, snare e altri, incorporati nelle drum machine o beatbox. Da qui il termine human beatbox.
Inizialmente sviluppatosi come forma di accompagnamento ritmico nella pratica della musica a cappella americana, il suo pioniere può essere considerato Bobby McFerrin che ne fece intuire le possibilità espressive. Oggigiorno l'uso della percussione vocale, definita vocal drums o mouthdrumming, è patrimonio comune della "contemporary a cappella music".
 Il termine beatboxing fa riferimento principalmente alla popolarità di questa tecnica nel campo della cultura hip hop.

Uno dei primi esponenti del beatboxing è stato all'inizio degli anni ottanta Doug E.Fresh, che promuovendo questa tecnica fece sì che diventasse qualcosa di concreto a livello mondiale. Altro iniziatore di questa pratica fu Bobby McFerrin, il quale gettò le prime basi di ciò che è oggi il beatbox.
Uno dei protagonisti in questo campo è Rahzel, soprannominato godfather of noise. Lo spiccato talento e anni di esperienza hanno portato il beatboxer statunitense a combinare suoni di batteria con i più disparati effetti sonori e commistioni di Drum's bass.


                                                                                      

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