Attualmente più che in passato l'emo è arrivato a comprendere una moltitudine di band, molte delle quali hanno poco in comune col genere, o quantomeno con la sua prima ondata. Il termine ha assunto un significato così ampio che è diventato difficile descrivere cosa effettivamente intenda. Si tende quindi a definire emo anche gruppi e stili musicali che sono influenzati solo in parte da questo genere, nella sua versione più recente e melodica, e che quindi si distacca dall'emo originale Emo è un termine inglese nato per identificare una subcultura giovanile emersa negli Stati Uniti, in particolare a Washington D.C., tra gli anni ottanta e novanta. Essa deriva direttamente dal genere musicale emo, da cui ha preso ispirazioni e caratteristiche, ma anche dal punk rock e da altri generi di musica alternativa.
Per più di un decennio, il termine emo è stato usato quasi esclusivamente per descrivere il genere musicale che ha dominato la fine degli anni 80; Tuttavia, durante gli anni novanta, quando la musica emo iniziò a convergere nel senso popolare, il termine iniziò ad essere utilizzato come un riferimento più ampio rispetto alla precedente denotazione, indicando quindi sia il genere musicale che il movimento culturale ad esso correlato. L'origine della parola emo in sé è confusa, anche se molto probabilmente è l'abbreviazione di emotional ("emotivo"). I rappresentanti di questa subcultura vengono indicati col termine di emo kids ("ragazzi emo") o semplicemente emo. Questa subcultura emo si è diffusa rapidamente all'inizio del nuovo millennio soprattutto come moda giovanile, portato alla ribalta da gruppi quali Tokio Hotel, Cinema Bizzarre e dai dARI. Il fenomeno poi ebbe un declino altrettanto rapido, già all'inizio degli anni '10 del 2000 gli emo si sono evoluti in altre mode o subculture.
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