Pagine

giovedì 27 marzo 2014

"NON E' UN ADDIO.. RICORDATELO"... LOLA

''E allora vai?''
''si''
Era buio e i genitori caricavano il
camion con le ultime cose. Eravamo  un paio di isolati più avanti.
''Non posso credere che stia accadendo sul serio.''
''Cosa?''
'' Tu che vai via per sempre e io rimango.''
La luna piena brillava in celo insieme a mille stelle. Faceva un po' freddo ma, in quel momento, il freddo era l'ultimo pensiero.
''Forse era meglio se non ci fossimo mai incontrati.''
''E rinunciare al tempo trascorso?''
'' A tutte le cose fatte insieme?''
Il vento iniziò a soffiare. I suoi occhi erano ancora più belli con la luce della notte.
'' Sapevi che sarei partito.''
''Sapevi che ti avrei amato.''
Iniziai ad avere freddo.
Erano le tre del mattino e i miei genitori avevano fatto questa piccola eccezione.
''Mi mancherai.''
''Anche tu.''
Si sentiva solo il fruscio delle foglie.
''Questa notte è l'ultima.''
''Già.''
Un messaggio al suo cellulare.
Dopo averlo letto lo bloccò e lo mise in tasca.
''Devo andare.''
''Ora?''
''Sì''
''Ah.''
Si avviccinò lento a me. Mi accarezzò con due dita le guancia e mi sorrise.
Ricambia quel sorriso.
Lui avvicinò lentamente le sue labbra alle  mie formando un incastro perfetto. Aprì lentamente la bocca, e anch'io lo feci.
Misi la mano dietro la nuca e una gliela infilai tra i capelli.
Lui si limitò a stringermi la vita.
Socchiusi lentamente le labbra facendo finire il bacio.
''Non voglio che tu parta.''
''Non voglio partire nemmeno io.''
Iniziai a piangere sentendo il camion che si avvicinava.
E mentre le mie lacrime rigavano le guancie, vedevo i suoi occhi e un sorriso falso sul suo volto.
Lo ammirai molto per questo gesto.
Alla fine, stava soffrendo lui più di tutti, anche più di me, ma si sforzava di sorridermi per farmi credere che andasse tutto bene.
''Ciao allora.''
''Ciao. Oh, stasera fa freddo.''
'' Sorrise nuovamente sfilandosi la felpa. Me la appoggiò sulle spalle e mi diede un altro piccolo bacio.
Si girò e se ne andò.
Vidi in lontananza la sua ombra salire nell'auto e partire.
Mi girai anch'io e andai verso casa. Misi per bene la felpa e affondai le mani nelle tasche, per far sì che si riscaldassero. 
Un bigliettino,
piegato per benino con il mio nome scritto grande in rosso. Lo aprii.
'' NON E' UN ADDIO, RICORDATELO. TI AMO..'' 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.