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domenica 28 novembre 2021

Orgogliosamente alunni dell'Istituto "Emanuela Loi"

 Cari lettori, siamo ottocentocinquanta, siamo gli alunni dell'Istituto "Emanuela Loi", siamo quelli che avete incontrato ieri in tanti supermercati di Anzio e Nettuno, impegnati come

noi alla colletta alimentare

compagni di altre scuole, nella colletta alimentare; siamo quelli che organizzano le iniziative contro il femminicidio, per ricordare le vittime delle mafie, per sensibilizzare le persone riguardo le diversità e per la diffusione del rispetto reciproco e della gentilezza e dell'educazione. 

Molti di noi viaggiano, per venire a scuola facciamo sacrifici e ci alziamo presto, ci riteniamo fortunati di poter frequentare in presenza, dopo il lokdown e la DAD, perché la scuola ci è mancata molto, anche se non ci siamo mai fermati, ci mancava la socialità ed il contatto diretto con i nostri prof. 

Siamo gli alunni della "Loi" una scuola che esiste a Nettuno dal 1986, ed è intitolata ad una ragazza, un'agente di Polizia morta il 19 Luglio 1992 nella strage di via D'Amelio, assieme al giudice Paolo Borsellino, la scuola in generale è un presidio di Legalità, tanto più la nostra che è intitolata ad una vittima delle mafie.

.Siamo gli alunni della "Loi" quelli che partecipano ai concorsi di poesia, siamo quelli che Per la terza volta  hanno ricevuto il National Quality Label ( Certificato di Qualità Nazionale ) per un progetto Etwinning, tanto per citare uno dei tanti riconoscimenti che abbiamo ricevuto, siamo i ragazzi della "Loi", simili ai nostri amici che frequentano altre scuole .

Infine, siamo gli alunni della "Loi" che non si drogano e soprattutto mettono la faccia nelle tante cose positive che fanno e la firma negli articoli del Blog-giornale su cui scrivono.

Gaia Borluzzi, Amina Basti, Marica Angilletta classe V AT


giovedì 25 novembre 2021

25 Novembre 2021- "Le donne vanno amate"

Una manifestazione molto sentita, quella organizzata oggi,  25 Novembre 2021 presso L’ITET “Emanuela Loi”,


 dedicata alla riflessione per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne . “Sono allarmanti i dati, su questo fenomeno, che riguardano l’anno in corso – dice la prof.ssa Francesca Tammone, referente alle commissioni cultura e legalità dell’Istituto nettunese, che prosegue- Come ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la violenza di genere è un’emergenza pubblica, ovunque. Tutte e tutti noi possiamo fare qualcosa, sia nella nostra realtà territoriale che a scuola”. In questa giornata, allo scopo di sensibilizzare gli alunni/e riguardo questa tematica di particolare attualità e rilevanza nell’ambito dell'educazione civica e del rispetto dei diritti umani, l’Istituto “Emanuela Loi” ha organizzato una serie di iniziative e percorsi didattici, tra questi, le ragazze delle classi quarta turistico delle sezioni A e B, hanno allestito uno spazio dedicato alla memoria di tutte le donne che sono morte per mano dell’uomo che diceva di amarle.

Ancora, le ragazze della classe V A Turistico, sono state protagoniste di una manifestazione, in cui le vittime di femminicidio, sono state ricordate attraverso brani di libri, poesie e frasi. Non mancherà l’approfondimento sul tema, grazie all’incontro con la criminologa dottoressa Flavia Fiumara, organizzato per le classi della scuola nettunese dalla Prof.ssa Lina Borrelli,  che si svolgerà nei prossimi giorni. Tutte le iniziative saranno documentate mediante foto e video sui canali media e social della “LOI”.

“La scuola rappresenta un luogo privilegiato dove contrastare gli stereotipi di genere, che sono alla base di una visione errata di donne e uomini nella società” Ha dichiarato il Dirigente Scolastico Gennaro Bosso, che ha fortemente sostenuto queste iniziative assieme al suo Staff  ed a tutti i lavoratori della Scuola. Vedi il video....

martedì 23 novembre 2021

le palline di Natale con il decoupage

Vi propongo di decorare il vostro albero di Natale con originali palline decorate con il decoupage. Vi basterà acquistare delle palline trasparenti in plexiglas e dei tovaglioli di carta con disegni natalizi.


Occorrono poi forbici, colla, un pennellino, brillantini e tanta fantasia.

Realizzazione:

Aprite la pallina, dividete i tre strati da cui è formato il tovagliolo e ritagliate lo strato con il disegno stampato. Mettete la parte stampata del tovagliolo a contatto con la pallina e incollate con colla vinilica aiutandovi con il pennello morbido, partendo dal centro verso l’esterno, passate la colla sulla sfera e spargete i brillantini. Fate lo stesso procedimento con l’altra metà della pallina e, quando tutto è ben asciutto chiudete le due parti e fermatele con un fiocchetto in cima.

Buon divertimento

Alessandro Iodice

domenica 21 novembre 2021

Evviva il progetto "Water Rescue"


Lo scorso 14 novembre con l’associazione ‘i suppisti’ abbiamo partecipato al progetto ‘WATER RESCUE’, al fine di preparaci per ciò che affronteremo prendendo il brevetto.

Il progetto è iniziato alle 10.30 e a causa mal tempo finito alle 12.30. Inizialmente, prima di entrare in acqua ci siamo riscaldati come in un normale allenamento. Dopodiché siamo entrati in acqua con le tavole per scaldarci un po’ facendo qualche onda. Dopo aver terminato di scaldarci è iniziata l’esercitazione, nella quale ognuno di noi a turno, faceva la parte di colui che stava affogando mentre l'altro faceva il salvataggio.Questo progetto è stato sviluppato insieme alla ‘società nazionale salvamento’, che con i loro ragazzi hanno dato dimostrazione di come salvano le persone con i cani addestrati. 

Inizialmente anche loro hanno iniziato con un riscaldamento andando tutti insieme, ognuno con il proprio cane in acqua, dopodiché hanno continuato con un esercizio, correndo due per volta ognuno con il proprio cane nell’acqua.

Dopo aver fatto riposare un po’ i cani, hanno effettuato un esercizio di salvamento, sempre due persone per volta.  A seguire si è svolta anche C anche una dimostrazione con la moto d’acqua. 

giovedì 11 novembre 2021

L'estate di San Martino

di Alessandro Iodice

Un famoso detto popolare recita “l’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino”.

La leggenda narra che un giorno d’autunno Martino usciva a cavallo da una delle porte della città di Amiens e incontrò un uomo povero e infreddolito.


San Martino si impietosì e decise di aiutare il povero. Senza pensarci due volte tagliò il suo mantello di lana per donargliene metà. Dopo quel nobile gesto, la pioggia smise e spuntò il sole, facendo diventare la temperatura più mite. Martino quella notte sognò Gesù che gli rivelò di essere lui il mendicante al quale aveva donato il mantello. Martino si convertì al cristianesimo dopo l’episodio del mantello, fu battezzato e dopo vent’anni di carriera militare divenne Vescovo di Tours.

Durante l’estate di San Martino venivano rinnovati i contratti agricoli annuali il detto “fare San Martino”, cioè traslocare, viene proprio da qui. L’estate di San Martino ha forti legami con la terra e i suoi frutti. Durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo.

In questi giorni si fa onore al buon cibo e all’abbondanza della campagna.

Carne alle brace e caldarroste ad Ascoli Piceno, pittule e vino nel Salento, pizza con le alici in Campania, spezzatino di carne in Abruzzo. La festa è particolarmente sentita a Venezia e dintorni, dove i bambini, armati di pentole, coperchi e mestoli, girano per le città entrando nei negozi e chiedendo caramelle e dolcetti e cantando una filastrocca. In tutta Italia si mettono a tavola piatti della tradizione come l’oca, una delle pietanze più gettonate. Questo grazie a un episodio della vita del Santo. Si racconta che quando Martino venne acclamato vescovo, l’umile prete, che voleva rimanere un semplice monaco, si nascose in un tugurio di campagna. A smascherarlo fu il gran rumore provocato dalle oche che scorazzavano per l’aia e quindi fu scoperto dai paesani e dovette accettare l’incarico.

In Sicilia è usanza mangiare i biscotti di San Martino, biscotti molto secchi e duri aromatizzati con semi di finocchio o anice. Si tratta di una antica usanza, legata ai riti dei contadini vitivinicoli, che in questo periodo vedevano giungere a maturazione il vino novello. Gli uomini davano la stura alle botti e si assaggiava il vino e le donne arrivavano con i biscotti da poco sfornati e li inzuppavano nel vino.

Alessandro Iodice

lunedì 1 novembre 2021

2 novembre Festa dei morti: Le tradizioni italiane

di Alessandro Iodice
Il 2 Novembre è il giorno in cui i cristiani cattolici omaggiano i defunti. Le origini della festa sono Bizantine. Nella Bibbia ci sono diversi passi che farebbero riferimento a riti per i morti. Nella storia della Chiesa la prima celebrazione risale al 998.

In Italia esistono diversi modi di festeggiare il 2 novembre.

In Lombardia, la notte tra l’1 e il 2 novembre molte persone mettono in cucina un vaso di acqua fresca per far dissetare i morti.

In Friuli si lascia un lume acceso, un secchio d’acqua e un po’ di pane.

In Umbria si preparano gli “stinchetti” dei morti e dolci a forma di fave.

In Abruzzo, oltre al tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano ancora oggi tanti lumini accesi alla finestra quante sono le anime care.

A Roma la tradizione voleva che il giorno dei morti si tenesse compagnia ad un defunto consumando un pasto vicino alla sua tomba.


In Sicilia il 2 Novembre è una festa con molti riti per bambini. Se i più piccoli sono stati bravi, riceveranno dai morti i doni che troveranno la mattina sotto il letto: si tratta di giochi e dolci, come i pupi di zucchero, bambole di zucchero. Si preparano gli “scardellini”, dolci fatti di zucchero e mandorle o nocciole a forma di ossa di morti e si mangia la frutta martorana, fatta di pasta di mandorle colorata.

A Napoli è tradizione acquistare il torrone dei morti un dolce pieno di cioccolato a base di nocciole, morbido e cremoso, la cui forma ricorda un po’ la bara. A Napoli questo dolce torrone è chiamato “murticello”, cioè piccolo morto.