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sabato 14 marzo 2020

LA VITA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS


In questo nuovo anno 2020 si sono scatenati molti avvenimenti negativi nel mondo, ma quello che ha colpito maggiormente il nostro pianeta è un nuovo virus chiamato "CORONA VIRUS" (che ha sintomi come febbre e mal di gola, e provoca la morte soprattutto agli anziani e a chi ha patologie respiratorie), partito dalla Cina e diffuso poi in gran parte del mondo tra cui il nostro paese, L'ITALIA. Questo virus è arrivato circa due settimane fa nel NORD ITALIA e poi si è espanso, sempre di più, in tutta la penisola. Per questa tragedia si sono presi molti provvedimenti tra cui: la chiusura delle scuole, dei bar, dei centri commerciali e di molte altre attività tranne supermercati e farmacie. Inoltre da questa settimana il premier Conte ha annunciato che tutta la popolazione italiana doveva mettersi in quarantena nelle loro dimore, in modo tale da non diffondere, ancora di più, questo virus. Le scuole sono  chiuse fino al 3 aprile,  noi alunni e docenti  abbiamo dovuto mettere in atto nuove metodologie di studio. Ovviamente non c'è più la solita quotidianità che c'è sempre stata, però se noi rispettiamo le regole imposte dal governo, possiamo abbattere questo virus e tornare più forti di prima. Dobbiamo ringraziare anche tutti i nostri medici che stanno lavorando notte e giorno in modo tale da salvaguardare la salute di tutti i contagiati e di tutti i cittadini.


Ai tempi del Coronavirus, la mia vita non è cambiata più di tanto, essendo una persona che non esce molto, non ho molti problemi riguardo allo stare a casa o non a contatto con altre persone. Sinceramente mi sento un po' più rilassata, i ritmi scolastici spesso possono essere stressanti. Per quanto, questa non sia una vacanza, è ugualmente io stia studiando da casa, lo trovo riposante. Ammetto di star dormendo un po' troppo la mattina, però piano piano sto prendendo il ritmo di questa nuova routine. Non faccio nulla che non facessi anche prima, semplicemente dedico più tempo di quanto non facessi quando andavo a scuola allo studio, dato che prima ascoltando in classe ero già a metà dell'opera. Penso che sia stata la cosa migliore, quella di chiudere le scuole, per evitare ulteriori contagi, però con esse avrebbero dovuto cessare anche tutte le altre attività che solo in questi giorni stanno chiudendo. Spero che questa situazione si risolva nel migliore dei modi e il più presto possibile, perché anche se è riposante da un lato, dall'altro si è perso il contatto umano e la socializzazione faccia a faccia, cose che sinceramente a lungo andare mi mancheranno. Concludo dicendo che ogni esperienza dona opportunità, questa specialmente riguarda l'autonomia che noi studenti dobbiamo attuare, e che sono sicura che possiamo farlo organizzandoci e continuando a lavorare con costanza.
A febbraio 2020, in Italia, si è diffuso un virus proveniente dalla Cina: il Coronavirus. Il Coronavirus, o Covid-19, è una broncopolmonite che porta a gravi conseguenze e si trasmette attraverso l’aria. Uccide particolarmente le persone anziane, ovvero coloro che hanno deboli le difese immunitarie. Le prime zone che sono state colpite dal Covid-19, sono la Lombardia e il Veneto. Il nord-Italia è stato dichiarato "zona rossa". Andando avanti coi giorni, la zona rossa si è espansa e il Premier Conte ha dichiarato tutta Italia zona rossa, chiudendo le scuola, le medie e piccole imprese, lasciando aperti solo medici, paramedici, farmacie e supermercati. Siamo tutti in quarantena. Io, personalmente, passo le giornate a studiare online, dato che è stata attività da tutte le scuole d'Italia la "didattica a distanza". A volte mi dedico alla gastronomia, provando le ricette che trovo online. Altre volte mi dedico a me stessa e alla mia cura personale oppure alla lettura, scrittura o all'arte. Aiuto anche mio fratello minore a fare i compiti. La sua scuola, il 2 istituto comprensivo di Nettuno,  hanno fatto dei disegni con l'hashtag #andràtuttobene; un modo per aiutare i bambini a passare questa situazione tragica, ma allo stesso tempo delicata. #andràtuttobene, lo speriamo tutti.
A causa del coronavirus, che questi giorni sta invadendo tutta Italia, tutti noi italiani abbiamo dovuto sforzarci nel cambiare le nostre abitudini quotidiane, per non far aumentare i contagi Non possiamo più uscire di casa se non per motivi gravi o per questioni di prima necessità, come ad esempio fare la spesa. Hanno chiuso e sospeso qualunque attività o edificio di tutta Italia. In questi giorni, dove sono obbligata, giustamente, a rimanere a casa, la mia routine è abbastanza cambiata La mattina mi svegliavo presto per andare a scuola e vedere i miei amici, ora invece, mi sveglio ad un orario più prolungato ed i miei amici li vedo solo attraverso uno schermo. Il pomeriggio mi organizzavo con lo studio e svolgevo i compiti del giorno successivo, ora invece, mi ritrovo a studiare tutto insieme ed a far vedere i compiti ai prof attraverso un’email. Quindi si, la mia routine è abbastanza cambiata, non sono abituata a stare a tutto il giorno a casa e non vedere nessuno, ma se questo comporta a risolvere la grave situazione che, purtroppo, ad oggi ci coinvolge, allora mi abituerò. Spero che il tutto si risolvi presto
Siamo da poco entrati in un nuovo anno, il 2020. Un inizio anno in cui io e tutto il resto della popolazione italiana, ha dovuto e deve tutt'ora, affrontare una situazione ben diversa da quella che è la vita quotidiana. Nel dicembre dello scorso anno, sentii al telegiornale una notizia, che riguardava la nascita di un nuovo virus, proveniente dalla Cina. Questo era stato scoperto, con il ricovero in ospedale di una paziente dell'età di 60 anni, di cui si pensava, fosse affetta da una semplice influenza. Dopo varie visite, i medici diagnosticarono una nuova forma di virus, il così detto Coronavirus o Covid-19. All'inizio nessuno diede importanza alla nuova malattia, finché questa fini per espandersi. E bene si da quel famoso dicembre ci troviamo a marzo, con un'idea totalmente diversa del virus. Senza neanche accorgercene, ci ritroviamo tutti chiusi in casa con la paura di contrarre questo nuovo virus. Tutta la popolazione italiana è in quarantena, con l'obbligo di rimanere in casa e uscire solo per lo stretto necessario. Sono state chiuse scuole, negozi di abbigliamento, parrucchieri ed estetiste. Personalmente vivo la quarantena in modo sereno, passo le mie giornate in compagnia della mia famiglia, a studiare, guardare film e fare videochiamate con i miei amici e il mio fidanzato. Penso che questo sia solo un periodo, un periodo che con l'aiuto di tutti e con il rispetto delle regole possiamo superare tranquillamente, nel modo più sereno possibile.
Diciamo che da quando è nato questo Coronavirus, non se ne parlava molto e non dava fastidio le prima volte, se non che in Cina. Da quando è scoppiata in Italia, e poi in tutto il mondo, formando una vera e propria pandemia, il governo ha preso diverse decisioni definendo l'Italia zona rossa. Ci hanno raccomandato di stare a casa e di uscire solo se necessario. Da quando sono a casa io, svolgo sempre le stesse attività, faccio i compiti giornalmente, gioco con la mia famiglia, e talvolta rifletto su cosa potrebbe accadere se il Coronavirus, non si fermasse. Secondo me potrebbe succedere una vera e propria guerra contro questa brutta malattia.. se non si arrestasse, la mia paura è che gli ospedali si possano intasare talmente tanto, da non avere più spazio per curare i pazienti, che sono affetti dal Coronavirus... e si debba fare come in guerra, ovvero le selezioni di chi salvare e no. Attualmente noi siamo secondi.. nella classifica delle regioni colpite, e la regione che è più infetta è la Lombardia... i decessi si raddoppiano ogni due giorni.. e per fortuna tanta gente si riprende da questo brutto male. Si è dovuto chiudere anche le scuole per almeno un mese.. e costretti a rimanere a casa.. anche se molti giovani non vogliono, dobbiamo limitare i contatti, lavarci le mani sempre, e mantenere una distanza tra una persona e l'altra di almeno un metro. Io se devo essere sincero non ho molta paura. La mia paura principale è che se dovesse arrivare l'estate e il coronavirus non si è arrestato. Dovremmo rimanere a casa e non potremmo andare al mare.
Questo è un periodo abbastanza critico e molto serio per via di questo Coronavirus che sta portando tantissime vittime, la maggior parte anziani. In più, tutte le strutture ricettive sono state chiuse, anche le palestre, le scuole di teatro, danza e le scuole in generale; nonostante questo però, il programma scolastico va avanti attraverso la "Didattica a distanza". A causa di questo virus, non si può uscire di casa se non per una ragione primaria (come fare la spesa o per andare in farmacia), o per fare una passeggiata stando sempre lontano dalle folle, bisogna indossare guanti e mascherina. La mia vita quotidiana è cambiata perché prima mi svegliavo e andavo a scuola, poi tornavo a casa e facevo i compiti o uscivo con i miei amici; ora invece, devo restare in casa a fare i compiti dalla mattina alla sera senza uscire, per fare qualcosa di diverso mi metto a disegnare o ad ascoltare la musica, è abbastanza rilassante perché mi trovo immersa tra i miei pensieri e in me stessa. Spero che questo virus andrà via presto cosi che potrò riuscire e potrò riavere un contatto fisico con i miei amici e parenti. Secondo me, questo virus è servito alla popolazione, perché siamo troppi sulla Terra, e in più, è servito per ricreare un rapporto con i nostri familiari, riscoprire l'importanza della famiglia e della compagnia. Chissà, magari è un "dono" della natura questo virus, proprio per farci rendere conto che oltre al lavoro e ai nostri interessi, è importante anche la famiglia.
: Raiano Francesca Romana
Il corona virus ha avuto vari effetti sulla mia vita quotidiana. Iniziando con gli aspetti negativi, posso elencarne molti. Come prima cosa non posso uscire di casa e stare con le mie amiche. Il rischio che i miei genitori possano ammalarsi è alto e questa cosa mi preoccupa molto; perciò sto diventando un po' paranoica per quanto riguarda la sanificazione di casa e mi sono attrezzata di disinfettante, guanti e mascherine. Ho obbligato mio padre a non andare a lavoro senza una di queste cose. Lui ha un negozio di alimentari quindi è sempre a contatto con i clienti e con i soldi che sono una delle cose più sporche e piene di germi; deve quindi fare precauzione ad eventuali clienti malati e rimanere più a distanza possibile. Inoltre, i miei ristoranti preferiti hanno chiuso per via della quarantena imposta dal governo. In questi giorni mi annoio sempre di più, e non posso neanche andare a trovare mia sorella che abita in Inghilterra visto che le frontiere sono chiuse. Per ovviare a questi problemi io e le mie amiche ci siamo organizzate con delle videochiamate, così possiamo vederci a distanza, in tempo reale ed aiutarci con i compiti assegnati dai nostri professori... Penso che questo si possa classificare come un aspetto positivo. Ultimamente però non faccio che procrastinare perché non andando nella vera e propria scuola, l'urgenza di portare a termine i compiti è sempre minore. Onestamente sento di fare molte più cose adesso che quando andavo a casa, forse è solo una mia convinzione, perché svegliandomi ogni giorno alle undici di mattina il resto del giorno è molto più accorciato, o forse, la combinazione di una soglia di attenzione naturalmente bassa e il libero arbitrio mi stanno causando delle difficoltà ad autogestirmi. Un'altra cosa positiva è che apparentemente i livelli di inquinamento si sono ridotti, soprattutto in Cina grazie all'effetto della quarantena. Penso che potremmo tutti usufruire di questo tempo che abbiamo, per imparare a stare da soli e imparare a conoscerci poiché, per molte persone, potrebbe risultare assai terapeutico. Non riesco proprio a pensare ad altri aspetti positivi per ora, perché non posso immaginare come stiano le persone che hanno perso i loro cari, spero che la situazione migliori almeno in estate e che il tasso di mortalità causato da questo virus non continui a crescere.
Al giorno d’oggi é surreale quello che sta accadendo, il Coronavirus non é una pandemia letale, ma un’ infezione appena più seria di un’influenza, certamente da non sottovalutare, ma nemmeno da farci cambiare il nostro modo di comportarci, da diventare insensibili, dove nessuno può vedere nessuno, non avere relazioni troppo ravvicinate o guardare male chi da appena un colpo di tosse. Si diventa ipocondriaci e razzisti da un momento all’altro, ma tutto questo come é possibile? É una nostra scelta, perché siamo pieni di notizie ogni secondo, che allarmano sempre di più le persone, creando panico, ma senza ricordare che le nostre assistenze sanitarie sono tra le migliori del mondo e che insieme, se seriamente affrontiamo la situazione, rispettando le regole che non sono state rispettate dalla maggior parte di noi, senza avere paura di vivere, possiamo farcela, ma l’importante é stare a casa, senza lamentarci che non c’è niente da fare perché penso sia meglio cercare di ricreare gli affetti con le persone che amiamo e che non tutti si godono durante i nostri giorni, che andare in guerra, come veniva chiesto anni fa... Le mie abitudini sono cambiate ovviamente, sto facendo qualche sacrificio anche io, anziché uscire o andare a casa delle mie amiche, mi ritrovo a guardare molti telegiornali, a parlare molto con la mia famiglia, leggere dei libri o a fare cose nuove come trovare ricette di qualche dolce particolare o delle maschere per il viso che di solito si comprano ai supermercati che sto creando a casa con quello che ho a disposizione. Certo, vorrei cambiare aria, ho bisogno di vedere i miei amici, di poter abbracciare di più le persone, ma tutto questo ancora non é possibile, vorrei che questa situazione finisse al più presto, sono impaurita, a volte ho dei momenti in cui mi ritrovo a pensare ‘Cosa deve succedere ancora a questo mondo? ’ ‘Chissà quando ricorderemo il Coronavirus tra 10 anni se ci rideremo sopra, dove non si poteva neanche stringere la mano a qualcuno’ ‘Perché doveva succedere? ’ Non credo sia l’unica persona a porsi queste domande, ma spero solamente che tra pochi giorni invece che pensare a questo, starò riflettendo a qualcosa di più bello...

Nedelea Livia
Basti Amina
D’auria Melissa
Lupi Ilaria
Denis Canale
Raiano Francesca Romana
Aron Dosanjh
Re Erika
Gaia Borluzzi classe 3 A Turistico



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