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martedì 19 gennaio 2021

Le donne che hanno fatto la storia

 


 

Emmeline Goulden Pankhurst

Di Francesca Bellucci

 

 


Emmeline Goulden Pankhurst è stata una delle più importanti attiviste mondiali e icone del femminismo, si è battuta coraggiosamente per far valere i diritti delle donne, nello specifico il loro diritto al voto, il quale fino ad allora era riservato solamente ai cittadini di sesso maschile e negato all'intera popolazione femminile.

Emmeline, nata a Manchester il 15 Luglio 1858, si è interessata sin da piccola a difendere e valorizzare i diritti delle donne, le quali in quell'epoca non erano integrate particolarmente nella società, in quanto private di diritti fondamentali, come quello di voto, e a differenza degli uomini, non potevano ambire a cariche professionali, politiche e sociali. La Pankhurst divenne sostenitrice e fondatrice di vari gruppi, il primo in assoluto fu il "Women’s Franchise League", ovvero la lega che nel 1894 contribuì all'ottenimento del diritto al voto delle donne nelle elezioni locali. Nel 1903, fondò il "Women's Social and Political Union", ovvero l'unione sociale e politica che si interessò principalmente dell'estensione del suffragio femminile, anche a livello nazionale, da qui le componenti di questi gruppi presero il nome di "suffragette". Ma le battaglie di Emmeline, per le quali dobbiamo ringraziarla ancora oggi, non furono di certo una passeggiata per lei: nel 1905 fu condannata ed imprigionata  per aver interrotto una riunione del partito liberale, chiedendo che venisse presa in considerazione l'estensione del diritto di voto delle donne... Ma questo, purtroppo, non fu l'unico episodio in cui la coraggiosa donna ebbe problemi con la giustizia , infatti nel 1914 venne nuovamente arrestata per aver tentato di portare una petizione al re Giorgio V, di fronte a Buckingham Palace. In seguito alle numerose lotte, proteste e manifestazioni da parte di Emmeline e di tutte quelle donne che non si arresero alla prima sconfitta, ma che continuarono a portare avanti i propri ideali, le autorità inglesi decisero finalmente di concedere il diritto al voto delle donne nel 1918, subito dopo la prima guerra mondiale. Emmeline morì nel 1926, dopo una vita dedicata interamente a lottare per ottenere l'integrazione nella società  e i diritti che spettavano alle donne, ma le sue 3 figlie Christabel, Sylvia e Adela, continuarono la sua lotta, poiché la strada da percorrere per una totale integrazione femminile all'interno della società era ancora molto lunga.

La storia di Emmeline, insieme a quella di tutte le valorose donne che insieme a lei si sono battute in prima linea per ottenere la giusta valorizzazione della figura femminile all'interno di una società estremamente patriarcale e maschilista come quella di quegli anni, ci fa capire quanto il loro lavoro sia stato di fondamentale importanza per permetterci ad oggi di avere gli stessi diritti degli uomini. Oggi più che mai, dobbiamo fermarci a riflettere su quanto la figura della donna sia rispettata ed inclusa nella società odierna, e dobbiamo impegnarci a portare avanti la battaglia iniziata da Emmeline per ottenere una parità di genere omogenea in tutti i campi, in modo da non vanificare i suoi sforzi, e da eliminare definitivamente tutti gli aspetti che ancora influiscono negativamente sulla vita di noi donne.

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