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venerdì 8 gennaio 2021

Tutti a scuola

Gli ultimi giorni delle vacanze di Natale sono stati caratterizzati dall’attenzione dei media riguardo la riapertura delle scuole superiori, questo perché sulla scuola è scoppiata una polemica tra coloro che ci governano. In effetti nella riapertura in presenza delle scuole superiori possiamo trovare molti aspetti positivi, soprattutto per quanto riguarda la ripresa delle attività didattiche in presenza. Finalmente potremo tornare ad avere dei dialoghi reali, con i propri professori ed i nostri compagni di classe, senza dover stare troppe ore davanti al computer. Sarà bello poter chiacchierare con i nostri compagni di classe, ascoltare la lezione senza nessun problema di connessione, come avviene spesso in DAD. Sarà sicuramente meglio poter conversare con i nostri professori, perché la scuola ci e mancata moltissimo e non vediamo l'ora di ritornare in presenza.

Certo, il rischio che il ritorno in presenza faccia alzare la curva dei contagi è grande, forse è anche per questo che, sulle questioni della scuola esistono  pareri contrastanti, non solo nel governo della nazione, dove  c'è chi pensa che sia una priorità assoluta riaprire le scuole mentre altri, pensano che non sia molto utile riaprire le scuole in un periodo come la pandemia con il rischio di mettere a repentaglio la salute di noi studenti.  Se facciamo un tuffo nel passato a quando ancora non esisteva la pandemia e pensiamo in quali condizioni si trovavano le scuole, con i banchi erano rotti e gli edifici fatiscenti, condizioni che sono cambiate poco, perché in molte aule scolastiche d’Italia piove dal soffitto, ci sono  crepe sui muri . Ci chiediamo perché il governo italiano non ha fatto assolutamente nulla per rimediare a tutto ciò. Noi studenti italiani abbiamo diritto e bisogno di scuole più sicure e pulite, di aule dignitose. La scuola del futuro, secondo noi, dovrebbe essere migliore e tecnologica,  in tutte le aule delle scuole dovrebbe esserci almeno una lavagna LIM, per poter guardare video interessanti ed interattivi, sono vent’anni che è iniziata la loro diffusione in Italia e solo ancora pochi i fortunati che hanno questo strumento in classe.  Servono più laboratori, biblioteche. La scuola  dovrebbe essere un posto meno stressante dotata di tante strutture sportive,  campi da calcio o da corsa, di pallavolo,  sia per far divertire tutti gli studenti italiani, sia per permettere loro di scegliere quale attività fisica praticare. Sinceramente vorremmo che la scuola italiana somigliasse a quella americana che prevede molte attività che motivano i ragazzi alla frequenza.  Speriamo in un futuro migliore per la scuola dei ragazzi e delle ragazze d’Italia.

Testo collettivo classe 2 AT


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