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martedì 2 febbraio 2021

Lavoro e genere

 Lavoro e genere

Di Giulia Viggiani





Storicamente il lavoro è sempre stato un aspetto connesso all’identità di genere maschile. In una divisione piuttosto rigida, arcaica e complementare dei compiti, i bambini venivano cresciuti con l’idea che l’uomo avrebbe lavorato e la donna si sarebbe occupata della casa e della famiglia. Col passare del tempo questo aspetto lavorativo, soprattutto dopo le guerre, è andato piano piano scemando ma, purtroppo, ancora oggi, agli inizi del 2021, siamo qui a chiederci: una donna ha stesse opportunità lavorative di un uomo? Se ad un colloquio di lavoro si presentano un uomo e una donna della stessa età, con medesima esperienza lavorativa e con lo stesso curriculum, ci chiediamo, se la donna avrà la stessa probabilità di un uomo di essere assunta. Le cronache parlano, ancora, di donne in stato di gravidanza che nascondono al datore di lavoro la propria condizione, anziché condividerne la gioia,  perché questo stato è visto come “causa di problemi”? Ciò non è ammissibile e, in uno Stato evoluto, non dovrebbe più essere considerato un problema.

Uomo e donna devono avere le stesse possibilità di accesso all'ambito lavorativo, indipendentemente dal genere.

Di Giulia Viggiani

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