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mercoledì 8 febbraio 2023

MANGIARE SANO


Collegandomi all’articolo scritto da Alessandro Iodice, ho deciso di parlare

anche io di educazione alimentare.

Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale dell'educazione al mangiare corretto.

 L’educazione alimentare è un tema prioritario per il benessere dei bambini e dei ragazzi, 

da tanti punti di vista.

Gli esperti individuano i comportamenti alimentari scorretti come fattori primari di rischio,

insieme a fumo, alcol e sedentarietà, per le malattie croniche più frequenti nel nostro

Paese e nel mondo. Nel campo educativo, se si mira al benessere dei bambini e dei

ragazzi, l’impegno sul piano dell’educazione alimentare diventa quindi prioritario.

Affinché gli interventi risultino significativi, è quindi necessario promuovere l’educazione

alimentare mediante un approccio attento anche agli aspetti emotivi, culturali, economici

che gravitano intorno al cibo e al sistema agroalimentare.

L’Educazione Alimentare ha tra i propri fini il miglioramento dello stato di benessere dei

bambini e dei ragazzi attraverso la promozione di sane abitudini alimentari, l’eliminazione

dei comportamenti alimentari scorretti, un efficiente utilizzo delle risorse alimentari e un

uso corretto delle materie prime. La promozione di sani stili di vita e di una corretta

alimentazione è una sfida che investe molti ambiti tematici trasversali. Coinvolge:

-il tema della salute e della prevenzione delle malattie

-la comprensione del processo della nutrizione

-la promozione di uno stile di consumo responsabile e sostenibile per l’ambiente (e quindi

per la salute)

-la comprensione del sistema agroalimentare e dei sistemi economici e produttivi che

stanno alla base del mercato alimentare.

È quindi necessario adottare come sistema quello della piramide alimentare.

I Principi della piramide alimentare sono quelli della dieta mediterranea, integrata da cibi

multietnici:

-Elevata assunzione di verdura, legumi, frutta, noci e cereali integrali;

-Consumo di pesce medio alto;

-Elevata assunzione di acidi grassi insaturi (es. olio di oliva);

-Basso apporto di acidi saturi grassi;

-Ridotta assunzione di carne, soprattutto rossa;

-Apporto moderato di sale;

-Attività fisica quotidiana.


Quando ci si occupa di educazione alimentare è fondamentale tenere presente quanto

siano coinvolti e correlati tanto elementi fisici (quindi cibo vero e proprio) quanto

dimensioni emotive, affettive, sociali. Per acquisire la capacità di alimentarsi in modo sano,

bambini e ragazzi hanno bisogno di maggiori conoscenze, ma soprattutto di sperimentare

comportamenti diversi.

Il cibo è anche affetto, memoria, socialità, relazione ed è fondamentale accogliere e tenere

conto della diversità dei vissuti per potersi approcciare nel modo migliore all’educazione

alimentare.

Maria Laura Mangione

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