Se ti dicessi che sono stato nel futuro? Mi crederesti pazzo, lo so. Eppure me lo ricordo bene, quando arrivò quello strambo individuo con quel suo strano palmare da polso.
"Vieni con me", mi disse.
"Appena cinque minuti", insistendo.
Mi portò lontano, molto lontano. Non come distanza, quello non lo so, ma nel tempo.
Il viaggio durò pochi secondi, al termine del quale mi aspettavo l'utopia che sognavo da molto. Mi aspettavo non ci fossero più disuguaglianze sociali, malattie incurabili o ignoranza.
Mi sbagliavo. Vidi che chiunque lì indossava una specie di maschera anti-gas saldata al volto e impossibile da togliere, con sopra un display con numeri in recessione ed il logo di una ditta: non feci in tempo a chiedere al mio accompagnatore a cosa servissero che lui mi disse "Guarda", facendomi cenno col capo verso un passante il cui countdown stava per finire; l'uomo si fermò, tirò fuori la carta di credito e la inserì in una apposita fessura della maschera, scambiando un vero e proprio dialogo con la maschera:
-"Acquistare 25 giorni".
-"Prezzo di listino equivalente a 36000 Thorn. Accetta?"
-"Accreditare 36000 Thorn"
-"Siamo spiacenti, la carta di credito risulta bloccata. Lei non può pagare, la AirForAll Industries le augura di godere a pieno dei 21 secondi che le rimangono."
-"COSA?!? Chi l'ha bloccata, chi?!?"
-"Sua moglie. Messaggio allegato: 'Salutami la tua amante' "
-"No, Margaret! Nooo..."
Concluse l'uomo, contorcendosi a terra e cessando di respirare.
-"Qui l'aria e l'accqua si pagano", disse il mio accompagnatore.
-"Non sono diritti inviolabili, come la connessione WiFi o il limite minimo di 1200 canali televisivi."
-"E il cibo?", chiesi.
-"Quello è un bene di lusso. Il ceto inferiore può acquistare dei cerotti nutrienti, se ha voglia di continuare"
-"Ceto inferiore?"
-"Il 99.3% della popolazione, chi non ha diritto ai mezzi pubblici, al cibo, alla proprietà privata."
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