Pagine

martedì 23 febbraio 2016

#NOALCYBERBULLISMO


COS'E' IL CYBERBULLISMO?
Cyberbullismo è un fenomeno molto grave perché in pochissimo tempo le vittime possono vedere la propria reputazione danneggiata in una comunità molto ampia, anche perché i contenuti, una volta pubblicati, possono riapparire a più riprese in luoghi diversi. Spesso i genitori e gli insegnanti ne rimangono a lungo all'oscuro, perché non hanno accesso alla comunicazione in rete degli adolescenti. Pertanto può essere necessario molto tempo prima che un caso venga alla luce.

COME REAGIRE?
L'autore delle persecuzioni (ossia il suo profilo) deve essere bloccato e segnalato al network sociale o al forum. Si consiglia di salvare sul computer il materiale che può fungere da prova (per esempio screenshot, conversazioni in chat e immagini) e subito dopo, se possibile, cancellare o far cancellare dal gestore della piattaforma tutti i contenuti in rete.


SARA22, GIORGI23


mercoledì 17 febbraio 2016

Diciamo NO al Cyberbullismo

Al giorno d'oggi esistono vari tipi di bullismo ma il più usato di recente è proprio il cyberbullismo. questa forma di bullismo colpisce le vittime in modo indiretto ovvero con l'assenza di contatto fisico, è per lo più psicologico. i programmi più usato per nuocere alle vittime sono sicuramente i social network (facebook). questi "bulli" inveiscono contro le proprie vittime con commenti negativi, oppure sfruttando foto, video compromettenti delle vittime.
come combattere questa forma di bullismo? La risposta è semplice:DENUNCIANDO!
Ma denunciare non significa per forza fare riferimento alle unità giuridiche, ma farsi aiutare da insegnanti, genitori, o anche da amici! Quindi se vi doveste trovate in questa spiacevole situazione, ricordatevi sempre che potete sempre contare sulle persone che vi circondano!!






Giorgio97  &  Mirko97

CYBERBULLISMO

CYBERBULLISMO



Con il termine cyberbullismo, purtroppo divenuto assai frequente nelle cronache di tv e giornali, si indicano tutti quegli atti comunemente associati al bullismo (provocazioni, molestie, violenza verbale e fisica) in questo caso effettuati con i moderni mezzi virtuali:internet, social network, e-mail, cellulare ecc. Un esempio classico di cyberbullismo è la pubblicazione di foto in qualche modo compromettenti da parte di ragazzi o ragazze che decidono in questa maniera di ridicolizzare pubblicamente il soggetto delle foto. Esattamente come il bullismo, anche il cyberbullismo ha lo scopo di infastidire, offendere, spaventare e umiliare la vittima.  Nelle comunità virtuali il cyberbullismo può essere effettuato da un gruppo di persone, con denigrazioni o azioni finalizzate ad impedire che la vittima prescelta partecipi alla vita della comunità.  I cyberbulli trovano il loro habitat naturale nelle comunità virtuali, nelle chat, nei blog, nei forum e nei vari sistemi di messaggistica istantanea, sia nei vari programmi per pc sia in quelli presenti sui moderni cellulari. Gli effetti sulle vittime sono simili a quelli provocati dagli atti di bullismo tradizionale:isolamento, mortificazione, depressione, calo del rendimento scolastico ecc. Le vittime predilette dai cyberbulli sono per lo più ragazze (attaccabili con offese e ricatti spesso a sfondo sessuale) e tutti quei soggetti potenzialmente più deboli o in qualche modo discriminabili per il loro aspetto fisico, per l’orientamento sessuale, la cultura di appartenenza, l’abbigliamento, eventuali disabilità e altri aspetti connessi al carattere. In molti casi, reale e virtuale finiscono per intrecciarsi: la vittima può essere individuata e scelta in uno dei tanti luoghi di ritrovo o a scuola, mentre l’atto di bullismo avviene invece a mezzo virtuale.
Così come nei casi di bullismo tradizionale, anche per il cyberbullismo una delle armi più efficaci è quella di cercare di non dare corda al molestatore virtuale, ma di dimostrarsi il più possibile indifferenti. I problemi sorgono quando il cyberbullo pubblica foto o filmati offensivi, imbarazzanti e lesivi della privacy: in questo caso occorre denunciare immediatamente il fatto a polizia o carabinieri. La denuncia si rende necessaria anche quando si ricevono messaggi intimidatori e offensivi in maniera insistente e per un arco di tempo significativo.

COME DIFENDERSI?

Se le accuse avvengono in forum o chat regolate dai cosiddetti moderatori, è essenziale segnalare loro l’accaduto, affinché provvedano a bloccare(o “bannare”, come si dice in gergo internet) il mittente di tali messaggi. Come fare a mettersi in contatto con il moderatore? Nelle chat si può trovare nell’elenco dei membri connessi, tra cui il moderatore, debitamente indicato. Nei forum, invece, è solitamente presente l’indirizzo mail del moderatore. Accanto al suo nome c’è scritto “moderatore”. Nei forum il suo indirizzo di posta elettronica è sempre indicato. Se i messaggi persecutori continuano ad essere presenti in alcuni siti, provvedere acontattare il gestore del sito, il moderatore o il creatore del blog, chiedendo che tali messaggi vengano immediatamente rimossi. Se il cyberbullismo avviene a mezzo email, assicuratevi di bloccare l’indirizzo di postada cui provengono le email in questione. Le azioni di molestia possono essere segnalate anche al proprio ISP, Internet Service Provider, ossia il fornitore del servizio Internet. Per i più abili, esistono programmi specifici per risalire all’IP del cyberbullo, ossia a quel numero unico che individua ogni computer connesso con la rete in un determinato momento, in possesso del quale la polizia è in grado di identificare facilmente il molestatore. Talvolta il semplice fatto di far sapere al cyberbullo che siamo in possesso del suo IP è sufficiente a farlo smettere. Navigare è e deve poter rimanere un’attività piacevole e sicura, non un luogo di insidie.

M.P. B.P.

Le sfide degli adolescenti



Gli adolescenti, si sa, amano il rischio. Che si tratti di alcol, droga, sesso o sport estremi, o l'uso improprio dei network (cyberbullismo) anche quando vengono messi in guardia si lanciano alla ricerca di sensazioni forti, come se fossero inconsapevoli delle conseguenze di azioni troppo azzardate, e quando qualcosa va storto, spesso ci si stupisce della “buona famiglia” del giovane. Ebbene, non si tratterebbe unicamente di una sottostima del rischio reale o di scarsa educazione. La prima adolescenza è una fase cruciale in cui gli individui cominciano a sfidare l'autorità e l'esperienza degli adulti e valutino di più le opinioni degli altri ragazzi che quelle degli adulti.
                                                             
                                                                                                                                             Aury&Aury!!

Cyber bullismo: il problema dei giovani



Uno dei problemi di cui si parla maggiormente in questo periodo è il cyber bullismo, che viene messo in atto attraverso messaggi, chat e facebook per infastidire una persona per un lungo periodo. Molto spesso i genitori e gli insegnanti non sono a conoscenza di questo problema e per questo motivo c'è bisogno di tempo prima che venga scoperto. Gli autori sono spesso persone che la vittima ha conosciuto a scuola, nel quartiere o in un'associazione. Qualunque persona che pubblica foto su blog, reti o altro si sente un bersaglio. Ci si può proteggere  evitando di postare dati e informazioni sensibili sul proprio profilo. Per prevenire il cyber bullismo i genitori dovrebbero avere un maggior dialogo con i figli  interessandosi a come utilizzano i media e discutendone con loro.


Valerio e Andra


Ricetta babà napoletano

Ricetta babà napoletano



Nonostante la cucina napoletana rivendichi questo buonissimo dolce come proprio, in realtà il babà è originario della Polonia e può vantare persino natali regali. L'inventore del famosissimo babà è infatti il re, o meglio lo zar di Polonia Stanislas Leczynski che, essendo un gran gourmet si dilettava ad inventare sempre nuovi piatti. Sembra che il sovrano non amasse particolarmente il kugelhupf, un dolce tipico polacco che egli trovava troppo asciutto anche se veniva servito accompagnato da una sorta di salsa a base di vino Madera, zucchero e spezie; a dire il vero lo trovava talmente asciutto che neppure lo mangiava più! La leggenda della nascita del babà narra che un giorno Stanislas, stufo dello stucchevole dolce, l'abbia scaraventato dall'altra parte della tavola dove per puro caso si trovava una bottiglia di rhum. Il dolce liquore rovesciandosi sul babà emanò un profumo tale che lo zar, dopo averlo assaggiato se ne innamorò e, essendo un lettore appassionato de "Le mille e una notte" lo chiamò Alì Babà , come un famoso personaggio di questi racconti. Dalla corte del sovrano il babà venne esportato poi in Francia, a Parigi, con il solo nome di babà e da qui, fu poi esportato a Napoli dai cosiddetti "monsù" che prestavano i loro servigi presso le nobili famiglie partenopee. Il babà è un dolce dalla lenta ed elaborata preparazione ma che soddisferà i palati più esigenti!

                                                             Marco e Fara

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: CHE BELLA OCCASIONE!


E' STATO BELLO ANDARE AL BAR DELLA MIA SCUOLA E AMMIRARE LA MIA AMICA G. AL LAVORO.

G. E' UN' ALUNNA DELLA LOI E COME ME D. A., AL LAVORO UN' IMPIEGATA MODELLO, PRECISA, PUNTUALE, INSTANCABILE E PRONTA A REGALARE SEMPRE UN SORRISO AI PROPRI CLIENTI. E' MIA INTEZIONE FARE A G. E AL TITOLARE DEL BAR UN'INTERVISTA PER CHIEDERE COME SONO ANDATI REALMENTE I FATTI (SCUSATE MA E' IL GIORNALISTA CHE C'E' IN ME VIENE FUORI).................................................. PER CHIEDERE COME E' STATA QUESTA ESPERIENZA SIA PER IL TITOLARE DEL BAR CHE PER G. E SE QUESTA ESPERIENZA POTRA' AVERE UN SEGUITO. MAAAAAAAAAAAAAAAAAAA COME OGNI GIORNALISTA CHE SI RISPETTI NON VOGLIO ANTICIPARE ALTRO, PUBBLICHERO' TUTTO AL PROSSIMO INCOTRO.

ORA VI LASCIO, DEVO INTERVISTARE UN PO' DI PERSONE.
   Risultati immagini per immagini giornalista  M.K.