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martedì 30 gennaio 2018

I social nemici della relazione?


Molte persone sostengono che i social siano stati una “benedizione”, questo perché spesso molte persone si conoscono attraverso quest’ultimi. Inoltre con i social si hanno molte più possibilità di farsi conoscere se, per esempio, si vuole emergere nel mondo della moda, della TV o della musica.
Su internet si conoscono persone lontane anche migliaia di chilometri ma che hanno le nostre stesse passioni e con le quali parlare e approcciarsi attraverso uno schermo sembra meno pauroso e semplice. Tuttavia, esisono una serie di aspetti  fattori negativi rispetto a questo tipo di canali comunicativi che, non possono essere ignorati.
L’esistenza dei social, purtroppo, ha incenerito la piccola parte di comunicazione che era rimasta tra le persone. Di fatti, spesso capita di camminare per la strada e vedere gruppetti di ragazzi in piazza che, invece di farsi una partita a pallone, se ne stanno seduti con i loro apparecchi e gli occhi incollati su di essi. Insomma, alla fine di tutto si può dire che i social hanno ridotto tutti i tipi di comunicazione umana ma non hanno spento i sentimenti, per questo quando i social vengono usati per opere di beneficenza, manifestazioni corrette e comunicazioni importanti, si torna a riconoscere gli aspetti positivi del mondo di una volta.
Maura Gallinari IV SIA

domenica 21 gennaio 2018

L'esempio



Oggi vi voglio parlare della due meravigliose assistenti che ho avuto, una si chiama Valentina, e l’altra si chiama Giulia ; la prima la conosco dallo scorso anno scolastico, la seconda è arrivata, nella mia scuola, quest’anno. Le assistenti specialistiche lavorano con i ragazzi certificati, si prendono cura di noi, sono quasi tutte laureate.  Io credo, che nella vita bisogna saper fare diverse cose, proprio come loro, che fanno le assistenti, ma volendo possono cambiare. Viviamo in un mondo difficile, per questo consiglio a tutti di studiare con impegno e di costruire il proprio futuro, tenendo aperte diverse possibilità di lavoro. Oggi, frequentiamo la scuola superiore e ci conviene essere molto seriimpegno, imparare un mestiere per pensare al futuro con serenità. Certo, ci possono essere periodi difficili da affrontare, certe volte possiamo essere sommersi dai problemi, ma non dobbiamo abbandonare mai l’idea che solo con lo studio e l’impegno possiamo realizzare la nostra vita. Le brave assistenti, oltre ad essere per noi un affetto ed un appoggio sicuro, sono un esempio da seguire.
Karim

martedì 16 gennaio 2018

la musica nel cuore



Il giorno è appena iniziato quando decido di uscire. Sono esattamente le sei  del mattino. Il sole si sta alzando nel cielo ma l'aria è ancora fresca, tanto che sono costretta a infilarmi il giubotto che mi sono, precedentemente, legato alla vita. Poi, cuffiette nelle orecchie, piedi che iniziano a correre. Riproduzione casuale. Play… "No, questa la salto." "Salto anche questa, non mi va di sentirla." E poi finalmente la trovo. La mia canzone preferita. The Bangles - Eternal Flame. Ovviamente, la canzone di per sè, non ha un enorme senso logico o morale. Il fatto che sia la mia canzone preferita deriva proprio da tutti i ricordi che mi legano a questa canzone. Mentre la ascolto un turbine di emozioni mi fa tremare il cuore, socchiudo gli occhi, rallentando la corsa per godermi a pieno tutti i sentimenti che sto provando in quell'istante. Ricordo che quando ero piccola, muovevo le braccia da destra a sinistra appena sentivo le prime note di questa canzone, oppure, con il telecomando in mano facevo finta di cantarla come se fossi una star famosissima Quando avevo tredici anni, ho scoperto che, la canzone era stata caricata insieme al video su Youtube. Ogni volta che riuscivo a rubare il telefono a qualcuno che avesse uno degli ultimi modelli portatili, cercavo quella canzone, ricordo che, scrivevo, ovviamente, il  titolo dell’artista nel  modo sbagliato. A quindici anni, la sera di  Capodanno, ho praticamente obbligato i miei amici a metterla come lento per la serata, poi, mi sono fatta  coraggio, ed ho invitato uno dei primi ragazzi che mi piaceva. Ero tutta rossa mentre ballavamo, mi sentivo in imbarazzo per averlo invitato, pensai che non lo avrei fatto mai più. A sedici anni, io e mia madre avevamo preso il vizio di cucinare insieme tutte le sere,  al ritmo della solita  canzone. Saltavamo da una parte all'altra, muovendo i fianchi mentre giravamo il sugo, oppure mentre una lavava i pomodori e l'altra li tagliava. Sorrido ai ricordi, perché l'incredibile sta nel fatto che tutti i ricordi affluiscano insieme ogni singola volta che l'ascolto. E' la canzone che potrebbe rappresentare la mia intera vita perché ora, a diciassette anni, la ascolto ancora in quei momenti della vita nei quali mi sento un po' più triste. Quando voglio ritrovarmi o semplicemente capirmi. Quando voglio ricordarmi perché si sorride. Mi siedo di fronte ad un tramonto, con le mie fidate cuffiette nelle orecchie, e spingo semplicemente play. The Bangles - Eternal Flame. Torno indietro rimettendola da capo e, sorridendo un po' di più, poi, riprendo a correre.
Maura Gallinari



F.T.