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giovedì 12 febbraio 2015

anoressia e bulimia

anoressia e bulimia

I principali disturbi dell'alimentazione:
La persona che soffre di anoressia rifiuta il cibo e quindi dimagrisce moltissimo (un'adulto può arrivare a pesare tra i 40-50 kg).
Spesso all'anoressia si associano momenti di bulimia, in cui invece l'alimentazione diventa eccessiva.
Anoressia e bulimia sono causate da una perdita o da un eccesso di appetito, ma sono spesso legate a problemi psicologici.

Il rifiuto del cibo

Anoressia significa "mancanza di appetito" anche se, in realtà, il problema non è legato all'appetito, ma al rapporto col cibo.
La persona malata non accetta il proprio corpo e si considera in sovrappeso, anche se non lo è.
Si tratta, quindi di un rifiuto del cibo e non di una perdita di appetito; per un'esagerata paura d'ingrassare, l'anoressico limita al massimo la sua alimentazione oppure, se è costretto in qualche modo a mangiare, appena può si provoca il vomito per liberarsi del cibo appena ingerito.
Il cibo diventa quindi una vera e propria ossessione.
L'anoressia non è una malattia particolarmente frequente ( si verifica un caso ogni 100.000 mila individui).
Tuttavia poiché colpisce sempre donne giovani, in certe fasce d'età è tutt'altro che rara ( un caso ogni 250 donne fra i 12-18 anni).
A volte un carattere particolarmente esigente  perfezionista o determinate situazioni familiari possono predisporre una persona sviluppare questo tipo di malattia.
Spesso all'anoressia si associano altri tipi di problemi, come depressione o ansia o, si alternano periodi di bulimia.
Anche la bulimia (che letteralmente significa "fame da bue") può essere associata a problemi psicologici simili a quelli dell'anoressia nervosa: in tal caso si parla di bulimia nervosa. Essa consiste nel ripetersi di episodi di assunzione esagerata di cibo, seguiti da tentativi di eliminarlo per non ingrassare. La persona bulimica prova, generalmente per periodi limitati di tempo, un incontrollabile bisogno di mangiare; successivamente, ossessionata (come la persona anoressica) dalla paura di aumentare di peso, si provoca il vomito, oppure si sottopone a clisteri, prende lassativi o diuretici, digiuna o si sottopone a un'attività fisica esagerata. Come l'anoressia non è una perdita di appetito, così la bulimia non è la conseguenza di una fame esagerata, ma un tentativo di compensare depressione, stress e mancanza di autostima. Anche la bulimia inizia spesso durante l'adolescenza (in media leggermente dopo rispetto all'anoressia) e colpisce più frequentemente le donne degli uomini. Il malato riesce a nascondere il problema fino a un'età compresa fra i 30 e i 40 anni.

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