La strage del Cermis
Di Giulia Viggiani
Era il tre Febbraio del 1998, in un pomeriggio, un aereo militare dei marine USA decollò nei pressi di Cavalese, una località vicino Trento.
L’aereo americano durante il volo tranciò i cavi della funivia e una cabina, con venti persone a bordo, precipitò da 150 metri di altezza. Tragicamente morirono tutti. Errore o dolo? sicuramente poca attenzione del pilota data l'eccessiva vicinanza di volo rispetto al suolo e rotta non prevista dal piano di volo. Dopo la strage iniziò una disputa tra Stati Uniti e Italia a causa della diversa giurisdizione: chi doveva giudicare i marine, gli Stati Uniti o l’Italia ? Il paese nativo o il paese dove era accaduto il drammatico "incidente"? Dopo varie lotte si concluse con l’assunzione del caso con omicidio preterintenzionale e omicidio colposo, in quanto fu accertato che l’aereo viaggiava sotto i limiti consentiti (600 metri), probabilmente dovuto a malfunzionamento dell’altimetro. Sta di fatto sta che la vita delle persone non ha prezzo. I parenti delle vittime affermano “non c’è prezzo che tenga per una morte così ingiusta, non si può morire in questo modo...”.
Giulia Viggiani
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