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martedì 2 gennaio 2018

Unghie&acrilico



Le decorazioni delle unghie, che stanno seducendo milioni di donne nel mondo, hanno in realtà origini molto lontane, millenarie, segno che da sempre il mettere in risalto alcune parti del corpo, il giocare con i colori e le sfumature , rivela il desiderio di trasmettere all'esterno una precisa immagine di sé, di comunicare un messaggio.
L’origine della decorazione delle unghie risale al tempo degli antichi Egizi: già presso il popolo delle piramidi era diffuso, fra le donne quanto fra gli uomini. Esistevano smalti speciali per ricoprire di colori e disegni la superficie delle unghie. Il gioco cromatico aveva un valore fortemente simbolico, in quanto poteva evocare anche l’appartenenza ad un determinato ceto sociale. Anche dall'India sono giunte testimonianze, risalenti alla cultura di 5 mila anni fa, che rivelano l’uso di miscele di henné per la manicure.
Si diffondono nuove tecniche grazie alle quali è possibile ricostruire un’unghia artificiale al di sopra di quella naturale, servendosi di gel o di polveri acriliche. La ricostruzione delle unghie rappresenta la piattaforma ideale, il trampolino di lancio per la fantasia dei nail designers, che possono ora con più libertà osare accostamenti di colori e forme, per creazioni sempre nuove ed originali.
Si decide di coprire con un prodotto l’unghia naturale, quando l’unghia è già in buone condizioni, altrimenti si dovrebbe ricorrere alla ricostruzione (viene ricreata parte dell’unghia e allungata, per esempio in caso di unghie onicofagiche, che è una malattia la quale va ad intaccare su uomini e donne riguardo il loro vizio nel mangiarsi le unghie)
L’unghia naturale viene ricoperta con del prodotto al fine di mantenerla protetta ed esteticamente bella con colori;  per fare questo possiamo scegliere vari prodotti: Gel, Smalto Semipermanente ed Acrilico.
In questo caso andiamo ad analizzare l’acrilico:
L’acrilico (come il gel) viene utilizzato nelle ricostruzioni,  ma può essere applicato anche sull’unghia naturale. Viene applicato con estrema precisione ed è la tecnica più difficile, dato che bisogna creare il composto mentre si lavora. Anche questo prodotto rispetto allo smalto semipermanente, rimane più spesso e come nel gel si crea una leggera bombatura.
L’acrilico ha una buona tenuta e può essere eseguito il ritocco dopo circa 15/20 gg., per rimuoverlo si ricorre alla limatura,  ma può anche essere ammorbidito in soluzione di acetone.
Per la ricostruzione unghie in acrilico bisogna combinare due elementi: il polimero, ovvero una polvere acrilica, e il monomero, un liquido specifico, che a contatto con la polvere scatena una reazione chimica con la quale si ottiene un composto modellabile, che si applica sulle unghie naturali per renderle più resistenti o per allungarle, attraverso l’uso di nails form, ovvero delle cartine specifiche per la ricostruzione unghie ,non si asciuga come il gel in lampada UV, ma all’aria e la sua consistenza è medio/dura.
Secondo la nostra opinione,  a danneggiare l’unghia o a corroderla, non è il prodotto, ma bensì il modo in cui viene utilizzato, la conoscenza di chi ne fa uso e l’attenzione della tecnica delle unghie che fa la differenza. Chi sa come preparare l’unghia naturale e come rimuovere il prodotto in modo sicuro ha la consapevolezza di non rovinarla e di lavorare in modo professionale.


-De Simone Giulia
-Erika Re
I AT    

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