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giovedì 8 aprile 2021

Ursula von der Leyen



Di Francesca Bellucci


Il 7 Aprile 2021 ad Ankara si è tenuta una riunione con lo scopo di rilanciare i rapporti tra l'Unione Europea e la Turchia.

Il presidente della Turchia, Erdogan, ha dunque incontrato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen. 

Fino a qui le cose sembrano promettere bene, ma... c'è un particolare che non è passato inosservato, giustamente, alle telecamere e all'opinione pubblica. Quando la presidente Ursula von der Leyen entra nella sala del palazzo presidenziale turco, dove si doveva tenere la riunione, trova davanti a sé una situazione inaspettata che fa calare il gelo tra gli ospiti. Le poltrone pronte ad accogliere gli ospiti principali dell'incontro sono due anziché tre, ed entrambe già occupate dal presidente Erdogan e dal presidente del Consiglio Europeo, Michel.

Non c'è stata dunque, una poltrona riservata anche alla presidente della commissione europea, che si è dovuta accomodare su un divano posto lateralmente rispetto alle due sedie. Come si è potuto notare dall'espressione di disappunto sul volto della Von Der Leyen al momento del suo arrivo, la sgradevole situazione ha creato un clima di tensione ed imbarazzo tra i membri della riunione, da cui è scaturita una forte indignazione non solo nella politica, ma anche tra il popolo, poiché l'accaduto non è stato tralasciato dai telegiornali nazionali, i quali hanno mandato in onda un servizio dedicato allo spiacevole episodio, accentuandone la gravità. 

La von der Leyen è rimasta visibilmente colpita trovandosi di fronte una simile situazione, ma ha preferito concentrarsi sulle questioni politiche e diplomatiche anziché scadere in inutili discussioni.

La gravità di questa vicenda fa rabbrividire, in quanto non si tratta solo di una questione diplomatica o di galanteria, ma di un vera e propria mancanza di rispetto nei confronti di una donna che ricopre una carica politica molto elevata e che, esattamente come i suoi colleghi di sesso maschile, ha il diritto di essere trattata con professionalità e rispetto.

È veramente disarmante vedere che, ancora oggi nel ventunesimo secolo, le donne che ricoprono una carica politica e lavorativa di un certo livello vengano trattate differentemente rispetto ai loro colleghi uomini, sottolineando il grave problema della mancanza di parità di genere, soprattutto in ambito lavorativo.

L'episodio in questione è ancora più allarmante se si pensa al fatto che la Turchia, non molte settimane fa, è uscita definitivamente dalla convenzione di Istanbul, il cui scopo è quello di prevenire e combattere la violenza contro le donne, un fatto che fa preoccupare in quanto i femminicidi e la violenza di genere sono purtroppo episodi molto frequenti in Turchia.

Il gesto del presidente della Turchia è stato sicuramente sbagliato, ma lo è altrettanto quello del presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, che difronte a tale ingiustizia non ha proferito parola. In 'occasioni come queste, inoltre, niente è lasciato al caso ed è prevista l'osservanza di un rigido protocollo che stabilisce espressamente ogni atto da compiere e, tra le altre cose, che il numero  di poltrone debba essere adeguato agli ospiti presenti.

Il fatto che una donna debba ancora ricevere trattamenti palesemente diversi rispetto a quelli dei suoi colleghi fa molto riflettere su quanto sia urgente e lungo il lavoro da fare per garantire la presenza della parità di genere in qualsiasi ambito lavorativo e sociale;  per questo spero vivamente che dopo l'ingiustificabile accaduto vengano presi provvedimenti in merito, e che vengano effettuati interventi concreti per tutelare le donne e pretendere la parità di genere in ogni ambito.

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